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24.2.07

Berlusconi: hanno fatto il mercato dei voti

Il leader di Forza Italia sul reincarico al Prodi: «Hanno i numeri grazie agli eletti della Cdl. Ma l'agonia della sinistra continuerà»


Il leader di Fi, Silvio Berlusconi (Di Vita)

Nel giorno della riconferma di Prodi, torna il Berlusconi da battaglia. La sinistra - attacca l'ex premier - «avrà i numeri per governare soltanto se riuscirà a portare dalla sua parte, pagando pesantemente questo tradimento, qualcuno degli eletti del centrodestra». Il Cavaliere usa toni pesanti quando si riferisce all'arruolamento di Follini sotto le bandiere dell'Unione: «Siamo in momento oscuro della nostra storia democratica perché oggi la sinistra, credo attraverso il mercato dei voti in cui ballano i nomi di questo o quell'altro eletto nella Cdl, ha garantito al presidente della Repubblica di avere i numeri».
Berlusconi è convinto che i problemi per Prodi non siano comunque finiti. «Non credo - ha detto il leader di Forza Italia in collegamento telefonico con la Conferenza programmatica dei giovani di FI a Fano - che questa sinistra potrà mai trovare la concordia per operare bene nella direzione delle riforme di cui il Paese ha necessità».

BERLUSCONI - «Staremo a vedere cosa succede -ha detto ancora Berlusconi ai giovani azzurri-, se questo governo continuerá ad operare, i danni saranno ulteriormente amplificati perché si minaccia di cambiare tutto ciò che abbiamo fatto in cinque anni, come lavoro, scuola, sistema delle pensioni». Secondo Berlusconi, «oggi putroppo abbiamo una situazione che non ci garantisce piena libertá e condizioni per sviluppare tutte le nostre attivitá in economia e libero mercato. Siamo stati governati da due fazioni, moderati e riformisti, e dagli estemisti-radicali-massimalisti di sinistra, che subiscono diktat dalla sinistra estrema che ancora si fregia del simbolo di falce e martello e del nome di comunista. Siamo l'unico Paese occidentale ad avere dei comunisti al governo».

CESA - «Rispettiamo le decisioni del Capo dello Stato, ma a rimetterci sarà il Paese - è stata la reazione del segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa -. Il problema è che adesso andremo incontro a un periodo buio e all'agonia di questa maggioranza. Auspicavamo un governo di larghe intese, ma non è stato possibile. Assisteremo all'agonia della maggioranza perché sia sul piano numerico che di quello politico questa maggioranza non esiste».

Cesa: «Follini trasformista, mi ha deluso»
Il segretario dell'Udc all'attacco: «Non pensavo facesse questo passo. Noi non lo seguiremo»

Marco Follini  (Ansa)

La mossa di Marco Follini fa discutere e divide i Poli. La Cdl è tentata di dargli del «traditore» mentre l'Unione lo saluta come un «salvatore». Si dice deluso da Follini il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, che commenta così la scelta dell'ex segretario centrista di dare la sua disponibilità a votare la fiducia al governo Prodi: «Non pensavo facesse questo passo. Fenomeni di trasformismo come questi non fanno bene né alle persone né a chi le promuove».

CDL ALL'ATTACCO - Cesa sgombra il campo da possibili ipotesi di appoggio, da parte dell'Udc, all'Unione: «Follini ha detto che lo seguiremo? Stia tranquillo - risponde Cesa - noi siamo lì e resteremo con coerenza nel centrodestra». Anche Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, è rimasto sorpreso dal salto del fosso dell'Harry Potter della politica italiana: «Ho sempre considerato Marco Follini un alleato scomodo, ma leale e intelligente. E confido, col massimo rispetto per la scelta che si appresterebbe a fare, che la sua intelligenza lo porti a un surplus di riflessione sulla decisione di votare la fiducia al governo Prodi». Velleitario lo giudica Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza Nazionale: «In un governo fortemente spostato a sinistra, è molto presuntuoso pensare che con il suo voto Follini riesca a spostare l'esecutivo verso il centro».

APPLAUSI DA SINISTRA - Attestati di stima al leader dell'Italia di mezzo arrivano invece da sinistra. Il ministro Bersani è entusiasta del nuovo rinforzo: «Stimo Follini già da un bel po' di tempo e non solo per le interviste rilasciate oggi». Il leader della Margherita Rutelli si sente più forte: «Fatto molto importante è la presa di posizione di Follini in certi momenti della vita pubblica, contano i numeri, ma conta assai più la politica».


FONTE CORRIERE DELLA SERA - www.corriere.it

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