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29.9.07

Silvio Berlusconi ha ormai riunito tutto il suo esercito politico

FORZA ITALIA non molla. La Federazione del centrodestra si farà. C’è già una bozza di programma in cantiere, una carta dei valori per riunire i partiti dell’opposizione. Di più: a fine ottobre e inizio novembre l’Italia sarà tempestata di iniziative regionali della Federazione. L’obiettivo è portare vicino ai cittadini, stanchi di un governo che non c’è, i valori di un programma che vuole dare lo scossone a un Paese politicamente, economicamente e socialmente troppo indietro rispetto all’Europa. Non solo: ai primi di dicembre potrebbe essere già pronta la grande assemblea nazionale della Federazione. E non è escluso che proprio la manifestazione indetta da Berlusconi per il 2 dicembre, possa essere l’occasione giusta per scoprire le carte in tavola. Sempre che il 2 dicembre abbia un senso andare in piazza. Infatti Silvio Berlusconi ieri ha detto che «finalmente i logoramenti potrebbero finire, questo governo è ormai alla frutta. Speriamo che la manifestazione non serva nemmeno...», si auspica. Ma intanto il centrodestra accelera sulle alleanze. E a dimostrarlo è proprio Forza Italia. Il partito del leader della Cdl sta facendo il punto sulle alleanze, e lavorando per chiudere il cerchio. Dopo aver visto nei giorni scorsi Alleanza nazionale, ieri è stata un’altra giornata di incontri fondamentali. Gli azzurri hanno iniziato il «tour» accordandosi con Rifondazione Dc (gli ex Dc sono un tassello fondamentale nella crazione della Federazione), che non hanno perso tempo e si sono uniti al progetto. Il segretario Publio Fiori ha spiegato che la nuova idea del centrodestra «sta prendendo forma in modo concreto», e che «gli incontri con le delegazioni dei partiti stanno creando un programma comune. Al centro ci sarà sicuramente la sicurezza - spiega Fiori - che è il tema che più scotta oggi. Ma anche la politica industriale, quella tributaria. Dobbiamo risolvere il problema delle infrastrutture, dell’attuale economia italiana». Il governo è ormai paralizzato, ribadisce Fiori, e la Federazione dovrà essere il minimo comune denominatore «del nostro futuro perché al più presto bisogna andare al voto». Alla base della concezione della Federazione ci saranno i valori del Partito popolare europeo. Al segretario di Rifondazione Dc, sembra un invito a nozze: «È bene che il progetto venga improntato con i valori del Ppe. Vogliamo un bipolarismo fondato sull’identità. Su questo c’è l’accordo con tutti i partiti, solo la Lega ha avuto qualche perplessità. Sarebbe bene - conclude Fiori - che tutti i partiti di ispirazione cattolica si uniscano a noi». E a proposito di ispirazione cattolica, Forza Italia avrà un incontro nei prossimi giorni anche con l’Udc per cercare di portare Casini dentro la Federazione. Le radici comuni del resto coincidono, e l’ex presidente della Camera si sta sempre più riavvicinando alla linea della Cdl. Tutto il centrodestra, in sostanza, sta cercando di fare uno sforzo in più per mettere da parte le proprie ambizioni, in favore dei valori collettivi. Mentre Clemente Mastella a parole si dissocia dalla maggioranza, e nei fatti pensa se passare o no dall’altra parte (anche lui è uno che condivide i valori della futura Federazione: a dimostrarlo l’accordo tra le sezioni giovanili di Udeur e Udc per correre assieme alle Europee), ieri Rifondazione Dc è stato solo il primo appuntamento per Forza Italia. La delegazione azzurra, composta da Fabrizio Cicchitto, Renato Brunetta, Denis Verdini, Rocco Crimi, nel primo pomeriggio ha incontrato anche Azione sociale. «È stato un incontro molto positivo nella prospettiva dell’alleanza di centrodestra - ha detto la leader Alessandra Mussolini - Abbiamo proposto, proprio per favorire il passaggio alla Federazione, una sorta di "doppio binario" che preveda l’accordo politico programmatico tra le formazioni cosiddette minori e il primo partito della coalizione e, contestualmente, la trattativa per il successivo patto federativo tra i partiti maggiori». Passa qualche ora e Forza Italia incontra anche i rappresentanti de La destra che hanno «ribadito la loro volontà di far parte della coalizione di centrodestra, a prescindere dalla forma organizzativa, ma la condizione è cambiare la legge elettorale». Infine lo stesso Berlusconi, in queste ore sta flirtando con Dini e lo stesso Mastella per portarli dall’altra parte del muro, mentre Fini si lavora ai fianchi Di Pietro. Bastano un paio di calcoli elementari per capire che il progetto del Cavaliere sta per prendere il volo. Il centrodestra sta disegnando il suo piano in vista delle elezioni anticipate. Del resto, la Federazione è la creatura che si trasformerà in partito unico al momento del voto, si augura Publio Fiori.

FONTE WWW.ILTEMPO.IT

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