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10.3.08

Bufera su Ciarrapico - FINI : non l'abbiamo scelto noi

La candidatura nel Pdl, ma soprattutto le parole di Giuseppe Ciarrapico infiammano il dibattito politico, suscitando critiche all'interno del centrosinistra, ma non solo. In un'intervista a La Repubblica l'imprenditore, ex presidente della Roma calcio, ha affermato: «Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie ma non l'ho mai rinnegato». E Alleanza nazionale non ha nascosto le perplessità sulla candidatura di Ciarrapico. Già domenica uno dei dirigenti di An incaricato di seguire la partita delle liste ammetteva: «Noi non lo vogliamo, l’ha scelto Berlusconi». E lunedì è lo stesso Gianfranco Fini a fare spallucce a chi gli chiede dei malumori di via della Scrofa su Ciarrapico: «Fosse dipeso da noi... - ha detto Fini allargando le braccia - non è stata una nostra scelta».

DIETROFRONT - La polemica scatenata dall'intervista porta Ciarrapico a dettare successivamente una nota di smentita: «Il testo dell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica non corrisponde al mio pensiero. Il fascismo appartiene al nostro passato e il giudizio su questo periodo drammatico della nostra storia è bene che sia lasciato agli storici. Per quanto mi riguarda, non ho mai nascosto la mia giovanile adesione ad esso, al pari di tanti illustri italiani, ma al tempo stesso ho sempre espresso la mia netta riprovazione e condanna, qualunque sia stata, per la perdita della democrazia e ancora di più per le discriminazioni razziali. Io e la mia famiglia ci siamo sempre onorati di aver assistito nella latitanza nel 1944 una delle più importanti famiglie israelite in Roma».

NIRENSTEIN: «IO INCOMPATIBILE» - Ma ormai era troppo tardi: la smentita di Ciarrapico arrivava infatti dopo una lunga lista di critiche alla prime dichiarazioni dell'imprenditore romano. «Sono incompatibile con chi rivendica il fascismo - ha detto la nota giornalista Fiamma Nirenstein, durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nella lista del Pdl -: chi ha letto i miei articoli e i miei libri conosce la mia battaglia contro ogni totalitarismo e antisemitismo: se incontrerò Ciarrapico gli dirò ciò che penso da sempre». «Ho visto Fini con la Kittah chiedere scusa a Gerusalemme per quanto è accaduto, ho potuto valutare bene il suo coraggio - ha aggiunto Nirenstein -. Certamente nel Pdl esistono differenze di posizione, tuttavia lo stesso si può dire nel Pd se pensiamo alla coesistenza di Pannella con chi porta il cilicio» ha detto la nota giornalista.

FRANCESCHINI- BONAIUTI - Sulla candidatura dell'imprenditore ciociaro piovono critiche dal Pd. «Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si è detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl» ha detto il numero due del Partito democratico Dario Franceschini. Immediata la replica di Paolo Bonaiuti, portavoce del leader del Pdl Silvio Berlusconi: «Siamo stufi di loro, di una sinistra che dà giudizi sugli altri. Alla sua presunta superiorità morale non crede più nessuno. È ora che la smettano» ha detto Bonaiuti.

«PAROLE NON CONDIVISIBILI» - Prende le distanze dalle parole di Ciarrapico il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, secondo il quale «il nodo politico non può essere oscurato dalla propaganda: Forza Italia e il PdL hanno un chiaro connotato liberale ed antifascista», sottolinea Cicchitto, «il resto - continua - riguarda polemiche di basso profilo e interviste per nulla condivisibili». «Oggi - aggiunge in una nota - il governo italiano fa una politica estera ambigua, chiaramente antisraeliana e segnata da una incredibile doppiezza per quello che riguarda l'Iran. Se vincerà il centrodestra riprenderà la politica filoamericana e filoisraeliana che il governo Berlusconi, con Fini agli Esteri, condusse per cinque anni. Non c'è mai stato in Italia un governo così favorevole ad Israele come il governo Berlusconi. Ciò si ripeterà - assicura - se il PdL vincerà le elezioni».

«APOLOGIA DEL FASCISMO» - «Una sconcertante e spudorata apologia del fascismo che toglie ogni alibi e conferma che il Pdl altro non è che un partito di destra, con inquietanti pulsioni reazionarie». È stato il commento di Piero Fassino all'intervista concessa a La Repubblica da Giuseppe Ciarrapico, candidato per il Popolo della Libertà. Alle parole di Fassino fanno eco quelle di Anna Finocchiaro, candidata del Pd alla presidenza della della Regione Sicilia: «La candidatura di Ciarrapico ha un aspetto positivo, svela la vera natura del Popolo delle Libertà, che è in modo incontrovertibile un partito di destra. Comprendiamo l’imbarazzo di Fini» ha aggiunto la Finocchiaro.

STORACE - Per il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace «la polemica della sinistra contro Ciarrapico è finta e serve al gioco delle parti tra Pd e Pdl. Non vedo Ciarrapico nei panni del reincarnatore del fascismo del terzo millennio, ma più semplicemente un imprenditore che sarà deluso il giorno dopo le elezioni, quando scoprirà che l'undicesima posizione nella lista del Senato non lo avrà fatto eleggere».


FONTE WWW.CORRIERE.IT

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