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27.2.06

Berlusconi fa l’americano grazie ai giudici Chiede una mano a Bush ed entra nella storia


L’Anm protesti quanto vuole, ma è colpa sua se Berlusconi questa settimana fa passerella a Washington. Paradosso dei paradossi, infatti, il premier deve proprio ai famigerati pubblici ministeri di Milano l’ambìta conquista di riuscire a pronunciare un discorso a Washington alle Camere riunite del Congresso americano nel pieno della campagna elettorale italiana. Mercoledì primo marzo infatti terrà il suo intervento che vedrà l’ovazione dei congressmen americani, con la lotta al terrorismo internazionale e il ribadito impegno dell’Italia al fianco degli Stati Uniti, in Iraq come nel delicato dossier del nucleare iraniano iscritti in cima alla lista degli impegni del governo italiano, in caso Berlusconi rivinca le elezioni. Ma è grazie alla Procura di Milano che il prestigioso onore non venne tributato quando era inizialmente previsto, prima nello scorso settembre e poi in occasione della visita che Berlusconi rese a Bush nell’ottobre 2005. Erano infatti troppo fresche le polemiche per i provvedimenti giudiziari assunti per 22 agenti della Cia implicati nel rapimento dello sceicco Abu Omar da Milano alla volta dell’Egitto. E anche sul blocco americano alle indagini condotte a Roma e inerenti il caso Calipari il ferro era troppo caldo per sprecare allora la grande occasione mettendo in imbarazzo sia Roma sia Washington. Non a caso, proprio a Washington allora il premier italiano approfittò dell’occasione per rilanciare in un’intervista televisiva a un network americano la tesi secondo la quale egli era sempre stato non convinto fino in fondo dell’azione militare in Iraq, e si era adoperato fino allo stremo per frenare Bush. Ora tutto è tornato ai cordiali rapporti di sempre, e dunque il premier può gustarsi il trionfo personale riservato nella storia solo a tre premier italiani prima di lui, De Gasperi, Craxi e Andreotti, e a due capi di Stato, Gronchi e Segni.

Articolo di Oscar Giannino tratto dal sito del Riformista - www.ilriformista.it

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