Capezzone: Moretti rimandi «Il caimano»
C'è chi accoglie l'appello: «Meglio rinviare». Altri invece sono per rispettare la data già fissata per la prima del Caimano di Nanni Moretti, il film su Silvio Berlusconi. E così Daniele Capezzone divide il centrosinistra. Lancia la sua proposta da Radio Città Futura: «A due settimane dalle elezioni, un film antiberlusconiano potrebbe rivelarsi un boomerang. Nanni Moretti ci pensi, potrebbe rinviarne l'uscita». Perché altrimenti, argomenta l'esponente della Rosa nel Pugno, «tra film e avvisi di garanzia, si rischia di consegnare al premier argomenti utili per la sua campagna elettorale». Il girotondista Pancho Pardi trasecola: «Mi sembra una follia. È assurdo pensare che qualsiasi cosa facciamo si rivolti contro di noi, persino i film. Se davvero non potessimo dire la verità su Berlusconi per evitare l'effetto boomerang, saremmo fritti».
|
La politica e il cinema hanno due calendari diversi». Antonio Di Pietro, invece, abbraccia la tesi di Capezzone: «Gli elettori devono avere davanti a loro tutto ciò che non ha fatto Berlusconi e tutto ciò che invece vogliamo fare noi. Puntare su effetti diversi può essere controproducente. Di film e telefilm ne sono stati fatti già troppi». Il riformista Emanuele Macaluso non se la sente di bocciare il film di Moretti prima di averlo visto, anzi ha una buona opinione del regista: «Non è uno sprovveduto propagandista, ma un cineasta fine».
Ma non è d'accordo con chi punta alla demonizzazione del Cavaliere: «È assolutamente controproducente. La gente ha già capito da sola che Berlusconi è stato disastroso. Ciò che ancora non ha capito è se noi saremo capaci a governare bene e con un'unità tale da garantire certe scelte. Di questo dobbiamo parlare agli elettori». E Lanfranco Turci, che è appena passato dalla Quercia alla Rosa nel Pugno? «Moretti è un bravo regista. Spero che il suo film porti avanti una critica intelligente, non faziosa. Ma occorre fare attenzione: il film di Moore su Bush non provocò tutti quegli effetti positivi che sperava il partito democratico. Anzi, avvenne il contrario».
tratto da www.corriere.it
tratto da www.corriere.it
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page