Nel futuro di Forza Italia ci sarebbero Pisanu o Pera
Della scalata dei teocon a Forza Italia si è scritto e discusso tanto. La sfida è tutta interna, pare fra Giuseppe Pisanu e Marcello Pera. Il ministro dell’Interno – dai più considerato il migliore del governo Berlusconi – contro il filosofo della scienza di Lucca, ora seconda carica dello Stato. Il primo ex democristiano, uomo di macchina elettorale e di rete sul territorio. Il secondo ex intellettuale popperiano ora investito da Papa Ratzinger del ruolo di rappresentante dei valori più alti della cristianità. Si giocheranno il ruolo di guida del partito in Senato. Tramontato il sogno del partito liberale di massa, Forza Italia prova a riscrivere il proprio dna, caratterizzandosi come lo schieramento difensore dei valori dell’Occidente e se a vincere il confronto sarà Pera, c’è da pensare che l’orientamento in questo senso sarà parecchio marcato. Ma sarà un bene per gli azzurri? C’è chi pensa di no. Don Gianni Baget Bozzo lo ha fatto capire qualche giorno fa parlando a un giornalista dell’Indipendente a proposito della candidatura di Roberto Formigoni. Il sodalizio del Governatore con Pera risale all’anno scorso, all’ultimo meeting di Cl a Rimini. I due hanno preparato insieme una sorta di manifesto, interrogandosi su democrazia e libertà. E ora, assieme, tentano una “scalata” al partito azienda. Secondo Baget Bozzo, però, Forza Italia è nato come partito laico, legato alla tradizione socialista e liberale, lontano anni luce dal conservatorismo cattolico auspicato dai due. E fino ad oggi la svolta in senso teo con degli intellettuali azzurri – guidati dal Foglio di Giuliano Ferrara – ha scontentato molti. Ovviamente i radicali, che hanno preferito schierarsi a sinistra. Ma anche fra gli ex socialisti si è registrato qualche malumore. I Riformatori azzurri, laici e liberali, potrebbero non gradire. E se con una leadership “intellettuale” Pera – Formigoni potrebbero consolidare il consenso acquisito dalle gerarchie ecclesiastiche, rischierebbero anche di alienarsi le simpatie di una fetta consistente dell’elettorato della prim’ora.
Tratto da http://canali.libero.it/affaritaliani
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