rodi: "Governo entro maggio, non temo ribaltamento dei risultati elettorali"
Quando si farà il nuovo governo? "Il più presto possibile", ha detto il leader dell'Unione, Romano Prodi, rispondendo alle domande dei giornalisti stranieri in un incontro alla Stampa estera. Prodi ha poi spiegato che il calendario istituzionale, così come è stato illustrato stamani dal presidente Ciampi, è molto preciso e quindi il governo arriverà "nella prima o nella seconda metà di maggio".
"Il presidente Ciampi nell'incontro di questa mattina - ha spiegato Prodi - mi ha esposto gli aspetti giuridici sui tempi per la formazione del governo, partendo dal completamento degli organismi parlamentari". Secondo Prodi prima dell'elezione del nuovo capo dello Stato "i tempi sono stretti" e quindi l'incarico al nuovo governo "ci sarà subito dopo, nella prima o nella seconda parte di maggio, a seconda di quello che i presidenti delle Camere potranno garantire. Ma, comunque, si tratta di dieci giorni di differenza".
Accordo con l'opposizione su riforme
"Su due temi, io sostengo, come avevo fatto proprio davanti a voi, la necessità di cercare un accordo con l'opposizione: sulle riforme costituzionali e sulla riforma della legge elettorale". Così il leader dell'Unione Romano Prodi ha ribadito il no alla grande coalizione proposta dal premier Berlusconi.
"La coalizione di governo - ha affermato Prodi - c'è già. La grande coalizione non solo è estranea al programma dell'Unione ma si fa quando non c'è la maggioranza". "Perché - ha chiesto il Professore - Nixon o Schroeder nel 2002 avrebbero dovuto fare una grande coalizione quando la maggioranza c'era? Queste sono le regole della democrazia". "Altro è dire - ha concluso Prodi - che noi governeremo per tutti gli italiani, anche per chi non ci ha votato".
"Non ho nessun timore di un ribaltamento dei dati, è una vittoria assolutamente tranquilla", ha aggiunto Prodi.
Governo con forte impronta del primo ministro
"Mi gioverò delle prerogative che la costituzione dà al candidato Presidente del Consiglio designato, di avere un governo che tenga conto della composizione politica della maggioranza ma abbia una forte impronta del primo ministro", ha detto. "Non faccio nomi di ministri - ha aggiunto Prodi - perché debbo ancora cominciare le riflessioni". E a una domanda su chi sarà il ministro della Cultura, il Professore ha ricordato: "Io avevo nominato ministro della Cultura il vicepresidente del Consiglio per dare un segnale forte e anche ora ho la ferma intenzione di riportare la cultura a un livello elevato".
Non aumenteremo le tasse
"Non aumenteremo il peso fiscale", assicura il leader dell'Unione. Rispondendo a una domanda che chiedeva conferme sull'intenzione di armonizzare le rendite finanziarie, Prodi ha risposto: "Nel programma non ci sarà nessun cambiamento, l'ho fatto nell'ipotesi di vincere e non di perdere. Poco prima il Professore, in apertura della conferenza stampa, aveva difeso le sue enunciazioni programmatiche fatte in campagna elettorale. "Non ho fatto promesse eccessive", ha sottolineato Prodi cregistrando anche il fatto che, nonostante le denunce del centrodestra, non c'è stata una fuga dei capitali all'estero. "Non c'è mai stato un fuoco mediatico come questo che si è verificato nella campagna elettorale italiana", ha sottolineato il Professore.
(RAI News 24)
"Il presidente Ciampi nell'incontro di questa mattina - ha spiegato Prodi - mi ha esposto gli aspetti giuridici sui tempi per la formazione del governo, partendo dal completamento degli organismi parlamentari". Secondo Prodi prima dell'elezione del nuovo capo dello Stato "i tempi sono stretti" e quindi l'incarico al nuovo governo "ci sarà subito dopo, nella prima o nella seconda parte di maggio, a seconda di quello che i presidenti delle Camere potranno garantire. Ma, comunque, si tratta di dieci giorni di differenza".
Accordo con l'opposizione su riforme
"Su due temi, io sostengo, come avevo fatto proprio davanti a voi, la necessità di cercare un accordo con l'opposizione: sulle riforme costituzionali e sulla riforma della legge elettorale". Così il leader dell'Unione Romano Prodi ha ribadito il no alla grande coalizione proposta dal premier Berlusconi.
"La coalizione di governo - ha affermato Prodi - c'è già. La grande coalizione non solo è estranea al programma dell'Unione ma si fa quando non c'è la maggioranza". "Perché - ha chiesto il Professore - Nixon o Schroeder nel 2002 avrebbero dovuto fare una grande coalizione quando la maggioranza c'era? Queste sono le regole della democrazia". "Altro è dire - ha concluso Prodi - che noi governeremo per tutti gli italiani, anche per chi non ci ha votato".
"Non ho nessun timore di un ribaltamento dei dati, è una vittoria assolutamente tranquilla", ha aggiunto Prodi.
Governo con forte impronta del primo ministro
"Mi gioverò delle prerogative che la costituzione dà al candidato Presidente del Consiglio designato, di avere un governo che tenga conto della composizione politica della maggioranza ma abbia una forte impronta del primo ministro", ha detto. "Non faccio nomi di ministri - ha aggiunto Prodi - perché debbo ancora cominciare le riflessioni". E a una domanda su chi sarà il ministro della Cultura, il Professore ha ricordato: "Io avevo nominato ministro della Cultura il vicepresidente del Consiglio per dare un segnale forte e anche ora ho la ferma intenzione di riportare la cultura a un livello elevato".
Non aumenteremo le tasse
"Non aumenteremo il peso fiscale", assicura il leader dell'Unione. Rispondendo a una domanda che chiedeva conferme sull'intenzione di armonizzare le rendite finanziarie, Prodi ha risposto: "Nel programma non ci sarà nessun cambiamento, l'ho fatto nell'ipotesi di vincere e non di perdere. Poco prima il Professore, in apertura della conferenza stampa, aveva difeso le sue enunciazioni programmatiche fatte in campagna elettorale. "Non ho fatto promesse eccessive", ha sottolineato Prodi cregistrando anche il fatto che, nonostante le denunce del centrodestra, non c'è stata una fuga dei capitali all'estero. "Non c'è mai stato un fuoco mediatico come questo che si è verificato nella campagna elettorale italiana", ha sottolineato il Professore.
(RAI News 24)
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