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27.6.06

«Alzerò il limite massimo di cannabis»



Il ministro Livia Turco (Lapresse)

ROMA
- I quantitativi massimi di cannabis che una persona potrà portare con sé senza incorrere nello spaccio saranno ridefiniti. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Livia Turco. In occasione della Giornata internazionale contro la droga, l'esponente del governo ha inviato un messaggio al ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero: «È mia intenzione elevare, con atto amministrativo, il quantitativo massimo di cannabis detenibile senza incorrere nella presunzione di spaccio e in provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere».

PREVENZIONE - «L'iniziativa non si fermerà alle indispensabili modifiche legislative - aggiunge il ministro -. Con le Regioni, la Pubblica Istruzione e il Ministero delle Politiche Giovanili vogliamo infatti mettere a punto un programma di "prevenzione primaria" e di "prevenzione secondaria precoce", ancora poco diffusa nel nostro Paese, i cui destinatari sono i giovani che presentano iniziali comportamenti di consumo di sostanze stupefacenti. Per questo intendo anche istituire una Consulta sulle tossicodipendenze con gli operatori del pubblico e del privato, le associazioni familiari e dei consultori per promuovere insieme gli interventi e le politiche necessarie».

MODIFICA - «Per quanto riguarda invece l'attuale legge "Fini-Giovanardi" - spiega la Turco - fermo restando che è indispensabile un nuovo intervento per modificare radicalmente alcune previsioni di quella legge, in particolare quelle che equiparano, ai fini delle conseguenze sanzionatorie, il possesso e l'uso di cannabis al possesso e all’uso di droghe "pesanti", ritengo che alcuni interventi correttivi possano essere operati subito sul piano amministrativo, anche prima della modifica della legge. È infatti mia intenzione elevare, con atto amministrativo, il quantitativo massimo di cannabis detenibile senza incorrere nella presunzione di spaccio e in provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere. Inoltre, sempre con atto amministrativo, vorrei rendere più agevole la prescrizione di medicinali a base di "Dronabinol" (principio attivo analogo a quello della cannabis), ancora non in commercio in Italia, ma da tempo utilizzati in altri Paesi, anche europei, per alleviare le sofferenze di malati affetti da HIV, sclerosi multipla, tumore e altre gravi patologie».

da www.corriere.it

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