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23.6.06

Fitto: i contributi elettorali sono tutti documentati


In riferimento ai «presunti contributi oscuri» per il finanziamento della sua campagna elettorale alle regionali del 2005, l’ex presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, colpito l’altro ieri da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, non eseguita in quanto parlamentare, precisa «di voler risparmiare inutili fatiche a tutti coloro che volessero sottopormi ad ulteriori giudizi, fornendo due indirizzi: il Consiglio regionale della Puglia e la Camera dei Deputati, luoghi nei quali come previsto dalla legge è regolarmente depositata tutta la documentazione relativa a 'La Puglia Prima di Tutto', che non è un comitato elettorale - chiarisce - ma una Lista politica, sottoposta alla normativa dei partiti politici, che ha sostenuto la campagna elettorale di candidati al Consiglio regionale in 6 province della Puglia, ottenendo quasi il 10% dei consensi, pari a circa 200mila voti, e la campagna elettorale del candidato Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto».

Da quella documentazione «chiunque - spiega Fitto - potrà verificare che non esiste un solo contributo che non sia stato regolarmente iscritto in contabilità e in bilancio e non esiste un solo contributo che non sia stato speso per motivi esclusivamente elettorali, come risulta dalle decine di fatture allegate».

«In riferimento ai contributi ritenuti tangenti, perchè versati da quelle aziende che in qualche modo avevano lavorato negli anni passati con Enti o società collegati alla Regione - prosegue - per par condicio giudiziaria, mi riservo a questo punto di leggere i bilanci delle campagne elettorali di tutti i candidati alla Presidenza delle Regioni e ai Consigli regionali alle elezioni del 2005 e di tutti i candidati alle ultime elezioni politiche, nonchè dei rispettivi partiti, per verificare se anche le loro campagne elettorali non siano state finanziate, pur legittimamente, da imprenditori che in passato avevano lavorato o in futuro lavoreranno per amministrazioni nelle quali i candidati hanno avuto dei ruoli di Governo».
«Perchè a questo punto - argomenta il deputato azzurro - sono pronto ad accettare anche l’arresto, ma a condizione di essere in compagnia di tutti coloro le cui campagne elettorali sono state regolarmente finanziate nella stessa maniera».

fonte: GdM

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