Come Fitto prepara la riscossa - www.barilive.it
Pubblico una interessante intervista con l' on. Fitto tratto da www.barilive.it
Raffaele Fitto non ha bisogno di presentazioni. Ha all’attivo quasi due decenni di impegno politico, iniziato all’indomani della tragica scomparsa di suo padre Salvatore, Presidente della Regione Puglia. Non aveva vent’anni quando ha raccolto una pesante eredità e, coniugandola al proprio talento e ad un impegno costante, è arrivato su quella stessa poltrona poco più che trentenne. Una carriera brillante, senza ostacoli, fino alla primavera del 2005. E’ stato allora, infatti, che Nichi Vendola non gli ha consentito di essere rieletto, per un soffio. Oggi, a 38 anni, sposato, papà di un bimbo e con un altro in arrivo, riconosce gli errori compiuti, prepara la riscossa e racconta la sua di Puglia migliore.
Nell'aprile 2005 Lei ha perso il governo della Regione per un pugno di voti. Questo rende la sconfitta più accettabile o, al contrario, più amara?
“Una sconfitta è una sconfitta, senza aggettivi. Sta di fatto che la Puglia si è divisa a metà e noi abbiamo certamente commesso degli errori, il più grande è sicuramente stato quello di aver privilegiato nei 5 anni di Governo il lavoro alla comunicazione; abbiamo portato avanti riforme importanti e indispensabili, coraggiose e impopolari che meritavano di essere comunicate di più e meglio. Ma per l’ansia di fare e lavorare per la Puglia abbiamo forse trascurato il rapporto con la gente. Quella stessa gente nella campagna elettorale della sinistra è stata illusa da chi diceva di voler fare una rivoluzione, di voler cambiare il metodo di governo, di volere una Puglia Migliore per esempio nella sanità. Così a fronte di chi come noi portava avanti con coraggio una riforma sanitaria indispensabile razionalizzando reparti e posti letto, dall’altra parte c’era chi riempiva le piazze e prometteva un sogno. Oggi quel sogno non solo si è dimostrato irrealizzabile, ma dopo due anni di Governo la sinistra non ha modificato di una virgola la nostra programmazione sanitaria. La più grande illusione di quella campagna elettorale, quella su cui la sinistra ha vinto, si è trasformata nella più grande bugia di questi primi due anni di Governo”
A 18 anni è entrato nella politica attiva e da allora non si è mai fermato. Crede di aver perso qualcosa per strada? Di aver rubato momenti alla Sua vita di ragazzo?
“Certamente si, ma sto recuperando. Libero dagli impegni istituzionali posso dedicarmi alla mia famiglia. Sono padre di un m meraviglioso bambino e ce n’è un altro in arrivo”
Le pesa aver collezionato una serie di primati in politica?
“ Sono orgoglioso di aver ricevuto il consenso dei cittadini pugliesi ogni volta che mi sono presentato dinanzi a loro. Certo sento il peso della responsabilità di questi consensi, ma anche nella nuova esperienza parlamentare cerco sempre di portare avanti le istanze e le esigenze del mio territorio”
Si è sentito più enfant o più prodige?
“Nessuno dei due. Mi sono sentito un ragazzo come gli altri cui il ruolo politico imponeva forse una maggiore serietà e un atteggiamento più istituzionale. Ma rifarei esattamente le scelte che ho fatto”
Ha spesso dichiarato di amare molto il calcio e di giocare da "trequartista", cioé di preparare i palloni per le punte. Una vita da mediano. Ma Lei politicamente non è un mediano...
“ Questo lo lascio giudicare agli altri”
Tornando alle Elezioni del 2005, crede che l'accostamento con Silvio Berlusconi L'abbia danneggiata?
“Direi piuttosto il contrario. Silvio Berlusconi è decisamente l’uomo politico più amato dagli Italiani ed è l’unico capace di tenere insieme tutte le forze e i partiti della coalizione. Il Governo Berlusconi è stato il più lungo e il più stabile degli ultimi decenni ed ha compiuto riforme fondamentali per la vita e lo sviluppo del nostro Paese”
I suoi figli hanno il destino già segnato?
“Solo per quel che riguarda la fede sportiva: l’ho detto tante volte, non accetterei che i miei figli non fossero juventini”
Come giudica il dibattito interno al Centrosinistra: scosse di assestamento o inconciliabili differenze?
“ I fatti degli ultimi mesi e degli ultimi giorni hanno dimostrato che la sinistra non può governare questo Paese. Il Governo Prodi ha ovviamente riottenuto la fiducia dalle Camere perché è tenuto insieme dalla smania di potere. Ma basta leggere i giornali già oggi per capire che ogni ministro e ogni partito la vede in modo diverso su questioni etiche, di sviluppo, di Welfare, di energia, di ambiente. Più che di un dibattito si tratta di uno spettacolo penoso che mina pesantemente la credibilità dell’Italia specie in politica estera e, quindi, agli occhi degli osservazioni internazionali”
Lei è nato a Maglie: un caso o un segno del destino?
“Forse un caso, ma certamente un onore. Nella mia formazione politica non ha contato tanto essere nato nella città di Aldo Moro, quanto essere stato educato politicamente al rispetto del suo credo e dei suoi valori”
Crede di avere qualche punto in comune con il presidente Vendola?
“ Se sì non sono capace di vederne neanche uno”
Nella querelle tra Emiliano e Vendola, Lei si è definito "il lupo cattivo". Si sente davvero tale oppure è più il cacciatore, che arriva e risolve tutti i problemi?
“ Non vorrei sembrare presuntuoso, ma mi sono autodefinito “lupo cattivo” perché il collante della sinistra regionale e locale sembra essere molto simile al collante della sinistra nazionale: la demonizzazione dell’avversario politico che a livello nazionale è Silvio Berlusconi e a livello locale è Fitto. Un Fitto che viene chiamato in causa per tutto e per il contrario di tutto, accusato e ritenuto responsabile di ogni nefandezza e di ogni ritardo in qualsiasi atto, pur non governando più ormai da due anni. E’ la stessa sinistra che mi considera così. Non capisco perché anche se capisco che debbano imputare a qualcuno il fallimento dei loro primi anni di governo”
Quanti amici sinceri ha?
“Tanti e sicuramente li sto scoprendo adesso. E poi più passa il tempo più aumentano i consensi di tanti cittadini che mi fermano per strada a Bari e a Roma. Tanti simpatizzanti di vecchia data ma anche tanti, tantissimi delusi dalla sinistra”
Le è mai venuto in mente di lasciare tutto, di cambiare vita?
“Certo, ci ho pensato come tutti soprattutto in alcuni momenti particolari, ma poi sono stati proprio quegli amici e quei tanti cittadini a farmi capire che dovevo andare avanti su questa strada per non deluderli”
Perché la politica sente un bisogno così forte di esprimersi per via epistolare?
“ Guardi, non saprei e certamente non condivido questa spettacolarizzazione dell’incapacità di governare, perché di questo si tratta. Da chi governa i cittadini si aspettano scelte e responsabilità. Non interessa a nessuno se il Sindaco di Bari non va d’accordo col presidente della Regione e viceversa. Quel che interessa ai cittadini è che si mettano a lavorare, possibilmente insieme, per favorire lo sviluppo del territorio”
L'on. Vito Lattanzio ha recentemente dichiarato che, quando era attivamente impegnato, riservava parte del suo tempo a ricevere gli elettori per ascoltare le loro istanze e anche le richieste di aiuto. Lei fa lo stesso?
“Certamente sì e sono contento di poterlo fare adesso più di prima. Se i cittadini ci scelgono come loro rappresentanti al Governo delle Istituzioni è giusto che una volta eletti non perdiamo il contatto con loro e con il territorio”
E' mai stato ad un concerto rock?
“Se sì non lo ricordo”
Chi è un politico?
“Un uomo dotato di senso di responsabilità e di rispetto per le Istituzioni, un uomo con forte senso dello Stato, un uomo cui spetta il compito di essere coerente con il suo credo, con i suoi valori e con la sua storia, con il mandato ricevuto dagli elettori. Un uomo che non tradisce e che tiene sempre presente di dover rappresentare gli altri più che se stesso”
Chi è Raffaele Fitto
“Spero che sia, anche agli occhi dei cittadini, il politico che ho descritto nella risposta precedente”FORZA PRESIDENTE...RIPRENDIAMOCI LA PUGLIA !!!!!!!!!
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