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21.8.07

SPECIAL PARTITO DELLA LIBERTA'

Brambilla registra logo, Berlusconi titolare - Corriere

Lega e UDC dicono no - Corriere

On line ci si può iscrivere: 10 euro - Corriere

Dell' Utri:una nuova forza ma non sostituisce FI - Corriere


Berlusconi blinda nome e logo - Corriere


COMMENTO DELLA GIORNATA

«TERREMOTO POLITICO NUOVO» - «Siamo di fronte ad un terremoto politico nuovo» dichiara Peppino Caldarola. Secondo il deputato dell'Ulivo ed ex direttore dell'Unità «con un'unica mossa Berlusconi fa una doppia operazione: da un lato rifonda Forza Italia con altre gerarchie, dall'altro, come faceva la vecchia Dc, insoddisfatto degli alleati An e Udc punta a assorbirne il bacino elettorale».








BRAMBILLA: DEPOSITATO SIMBOLO SU MANDATO BERLUSCONI
Michela Vittoria Brambilla conferma di aver depositato il nome e il simbolo del Partito delle Libertà e in un comunicato di poche righe spiega di averlo fatto "su mandato del presidente Silvio Berlusconi". Ora dunque nome e simbolo sono "nella totale ed assoluta disponibilità dello stesso presidente Berlusconi".

"In riferimento alla notizia diffusa quest' oggi dalle agenzie di stampa - scrive Brambilla - desidero confermare che, in qualità di presidente dell'Associazione nazionale Circolo della Libertà e su mandato del presidente Silvio Berlusconi, il giorno 6 agosto 2007 ho provveduto alla registrazione in sede comunitaria europea del nome e del simbolo del Partito della Libertà che, da allora, si trovano essere nella totale ed assoluta disponibilità dello stesso presidente Berlusconi".

CALDEROLI AVVERTE BERLUSCONI"Spero che la posizione di Berlusconi sia quella della smentita alla 'Stampa'. Questo nuovo contenitore del Pdl sembra fatto apposta per sostenere il referendum. Allora, se è così, verrebbe meno l'accordo con Umberto Bossi". Lo afferma Roberto Calderoli (Lega Nord) ribadendo che al Carroccio "non interessano partiti unici". "Il partito delle Libertà - prosegue il vice presidente del Senato - non interessa minimamente la Lega Nord. Noi speriamo che Berlusconi confermi la smentita che ha diffuso dopo l'indiscrezione della 'Stampa'. Se così non fosse, sarebbe antipatico verificare che Berlusconi, da un lato mantiene i partiti così come sono, e dall'altro crei un contenitore, il Pdl, appunto, ideale per raccogliere i voti nel caso in cui passasse il referendum". "Se veramente questo fosse il suo obiettivo - prosegue Calderoli - allora sorgerebbe un problema. Berlusconi s'era impegnato con Bossi garantendogli che si sarebbe battuto contro il referendum, lavorando anche alla modifica dell'attuale legge elettorale ma senza prevedere due cartelli elettorali. Speriamo di no. Ma se avesse cambiato idea viene meno l'intesa tra Lega e Forza Italia".

LA RUSSA, OK BERLUSCONI,TESTIAMO PDL NEI PICCOLI COMUNI
"Berlusconi ha fatto bene a registrare il marchio del Pdl per evitare che lo facessero altri, estranei alla Cdl, prima di lui: è un primo piccolo passo verso il nostro obbiettivo che è la federazione del centrodestra". Ignazio La Russa, capogruppo An alla Camera, saluta con favore il gesto del leader di Forza Italia, tuttavia sottolinea, senza grandi entusiasmi che sul tema dell'unificazione della Cdl "non c'é nulla di nuovo". "Berlusconi lancia sul mercato politico una soluzione capace di contrastare quanto accade a sinistra con il Pd. Del resto - aggiunge - da anni An punta a un partito unitario. E' chiaro a tutti che questo obbiettivo non è possibile raggiungerlo ora. Per questo noi lavoriamo a fondo alle nostre iniziative identitarie, attenti a futuri momenti di sintesi". La Russa propone di fare esordire il Partito delle Libertà già alle prossime amministrative, nei comuni sotto il 15 %: "In quelle realtà dove è più facile fare accordi si può sperimentare questo nuovo logo". Il dirigente di An non condivide le critiche di Lorenzo Cesa: "Sbaglia a parlare così, negando l'importanza del marketing. In politica i simboli contano, e molto. Cesa lo sa bene, basta vedere come legittimamente difende lo Scudo crociato".

CESA, PARTITO BERLUSCONI? OPERAZIONE DI MARKETING
Il partito delle Libertà "non è una cosa seria", è solo "un'operazione di marketing politico-elettorale" che a noi non interessa perché l'Udc punta al centro. Il segretario centrista Lorenzo Cesa commenta così, in un'intervista a 'La Repubblica', l'idea di Berlusconi di dar vita ad un partito 'delle Liberta''. Berlusconi, per Cesa, "ha un'idea padronale del centrodestra", "crede di potere vincere le elezioni con il partito dei Corona...qualsiasi cosa pur di raccattare consensi". Ma il Paese, sottolinea, "ha bisogno di risposte serie". L'Udc dunque, che "é un partito alternativo alla sinistra", continuerà a fare le sue "battaglie in Parlamento", spiega Cesa, dove accetta "il coordinamento con An ed Fi". Ma resta critica sull'operazione-nuovo-partito anche perché ora punta ad una riforma elettorale sul modello tedesco e ha aperto un dialogo con Mastella e Pezzotta per dar vita ad un grande centro di ispirazione cristiana che abbia come riferimento i valori del Partito popolare europeo. Ma poi, conclude il segretario del partito, l'Udc come potrebbe allearsi con chi "propone lo sciopero fiscale?". "Fi - dichiara - non ha detto un no chiaro alla Lega e questo ci fa dubitare della buona fede forzista".

MONACO: A DECIDERE E' UNO SOLO
"Bella cultura democratica! Dei disegni del Cavaliere ancora non si capisce granché, ma delle due l'una: o si tratta di sostituire FI con un altro partito senza o contro i suoi quadri, non a caso agitatissimi; oppure di fare della coalizione della Cdl un partito unico senza o contro gli alleati". Lo afferma Franco Monaco, deputato dell'Ulivo commentando l'ipotesi della nascita all'interno della Cdl del partito delle libertà. "In entrambe le ipotesi - prosegue - a decidere è uno solo: e questa sarebbe una forza presidio di libertà e democrazia? Libertà poca, democrazia zero e men che meno 'partito'". "Una proposta - conclude il deputato dell'Ulivo - su misura per dipendenti disposti a consegnarsi a un padrone".

ALEMANNO, ANCHE AN HA NUOVO PROGETTO
"Tutte le trasformazioni che stanno attraversando il centrodestra devono essere guardate con serenità senza cultura del sospetto". Così il deputato di Alleanza Nazionale Gianni Alemanno commenta l'intenzione di Silvio Berlusconi di registrare presso un notaio marchio e logo di un nuovo partito, il nascente 'Partito delle liberta''. "Una fase della casa della Libertà è finita - prosegue - bisogna quindi aprirne una nuova. Anche noi di Alleanza Nazionale stiamo procedendo sulla nostra strada con un nuovo progetto di aggregazione attorno alla destra politica e sociale italiana". "Non ci preoccupa - sottolinea - quindi se il presidente Berlusconi ha intenzione di fare altrettanto attorno a Forza Italia. Il punto di unità del centrodestra afferma Alemanno - si ritroverà non attorno a sigle o aggregazioni forzate, bensì attorno a un nuovo programma che deve essere la base di un progetto per la nuova Italia che tutti i cittadini si aspettano". (ANSA)

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