Archiviata inchiesta su Visco ma il GIP: Travalicò i suoi poteri
L'archiviazione degli atti Per le presunte pressioni, il numero due di via XX Settembre era stato indagato per tentato abuso d’ufficio e minacce. A chiedere l’archiviazione del fascicolo processuale, sulla base del presupposto che non sussiste il dolo, erano stati il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara ed il sostituto Angelantonio Racanelli. I due magistrati avevano, infatti, censurato il comportamento del viceministro Visco ritenendo, tuttavia, l’insussistenza di fattispecie penalmente rilevanti. L’archiviazione degli atti decisa dal gip Stipo chiude definitivamente il caso. Precedentemente, il magistrato aveva respinto un’analoga richiesta di archiviazione ritenendo indispensabili ulteriori accertamenti. All’esito di questi la Procura ha riproposto l’archiviazione del procedimento contro il quale si era opposto Speciale, per il tramite del suo difensore Ugo Longo. I due avevano sollecitato l’emissione dell’imputazione coatta nei confronti del viceministro sulla base delle conseguenze patite da Speciale in seguito alle pressioni subite dal braccio destro di Padoa Schioppa.
La decisione del gip "La richiesta dei trasferimenti, indipendentemente dalla modalità con cui sia stata formulata, - spiega il gip - travalica, senza alcun dubbio, l’ambito dei poteri concessi al viceministro nei confronti del Comandante generale della guardia di finanza". Tuttavia Stipo non ha potuto configurare un "dolo intenzionale", necessario per la contestazione dell’abuso d’ufficio, per "l’inesistenza di un intento esclusivo di danneggiare gli ufficiali" delle Fiamme gialle.
Fonte www.ilgiornale.it
Etichette: finanza, gdf, ministero economia, pd, pdl, pds, speciale, visco
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