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19.4.08

Perotti:Tremonti taglierà la spesa pubblica

Quali saranno le conseguenze sull'agenda di politica economica del prossimo governo? Cominciamo dal dossier Alitalia...
"La Lega Nord ha ben sostenuto il formarsi di una cordata italiana alternativa ad Air-France. Con la vittoria della Destra, Malpensa, che sembrava persa, si riesumerà. Così come le sorti della compagnia di bandiera".

E quindi?

"Le conseguenze mi sembrano chiare: il gruppo francese uscirà di scena così come vuole anche Berlusconi".


Un altro tema su cui la Lega farà sentire la sua voce sarà il federalismo fiscale. Cosa succederà sul fronte delle tasse? Come cambierà la pressione fiscale sul territorio?
"E' chiaro che la Lega è a favore del federalismo fiscale ed è anche chiaro che uno dei cavalli di battaglia di Berlusconi è la riduzione delle tasse in generale. Ma il problema in Italia è sempre lo stesso".

Quale?
"Diminuire la spesa. Tutti sono capaci di abbassare la pressione fiscale. Mettere mano alla spesa pubblica è più difficile. Non è possibile diminuire le tasse senza ridurre, allo stesso tempo, le uscite del bilancio pubblico. Non credo, comunque, che il federalismo fiscale sia una delle priorità del prossimo governo. Non si possono combattere quindici battaglie alla volta".

E la privatizzazione delle municipalizzate? La Lega, come la Sinistra Arcobaleno, è contro...

"Il capitolo municipalizzate è uno dei grandi mali oscuri dell'Italia. In queste aziende ne son successe di cotte e di crude: da quelle private a quelle pubbliche, hanno partecipato tutti. Sinistra, Destra e Centro".

E quindi?
"Non cambia molto a seconda che uno sia a favore o contro la privatizzazione delle municipalizzate. In questi anni, le cose non si sono modificate per niente e continuerà ad esser così".

Con Tremonti alla guida del Ministero dell'Economia e la Lega al governo, si rafforza il fronte protezionista contro la Cina. L'esecutivo vuole erigere barriere doganali contro le merci che provengono da Pechino e dal Far-East...
"Lega e PdL hanno sposato questa ideologia che paga, forse, in termini politici nel breve periodo. Ma nel lungo, è totalmente fuorviante. Fortunatamente però, dal punto di vista sostanziale, non potranno fare molto".
Perché? "Ci sono i vincoli del Wto e dell'Unione Europea. Il governo Berlusconi potrà attuare qualche provvedimento protezionista, mettendo il bastone fra le ruote a queste istituzioni. Ma nulla di più".

Oltre a una svolta protezionista, cosa farà Tremonti all'Economia? Qual è la sua agenda? "E' difficile dirlo. Non credo che possa fare una rivoluzione, perché non ci sono i margini a livello macroeconomico. Darà un segnale sulle tasse, diminuendole un po'. Ma non riuscirà a ridurre significativamente la pressione fiscale, senza toccare la spesa pubblica".

E poi? "Non potrà fare molto. Il quadro economico generale e quello italiano è quello che è. Difficile che un governo possa attuare dei provvedimenti per intervenire su una recessione che è in atto a livello mondiale. E' falsa l'idea che il governo Prodi ha peggiorato il quadro economico del nostro Paese".

E scendendo nel dettaglio? Tremonti, ad esempio, vuole escludere le banche dal taglio dell'Ires... "E' una posizione che paga politicamente, perché le banche non sono mai state popolari. Questo, però, è un provvedimento irrilevante dal punto di vista macroeconomico".

E le pensioni? L'accordo sul welfare siglato lo corso anno, va ritoccato? "Certo, anche se non credo che il prossimo governo affronterà subito questa patata bollente. Poi, in Italia un vero welfare state non c'è mai stato e per costruirlo servono soldi. Risorse che dovrebbero provenire da un taglio dalla spesa previdenziale".

www.affaritaliani.it

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