L'Unità: «Berlusconi ha giocato in contropiede. Ma non ha messo in porta una palla»
«Prodi ha dato una visione di futuro e si è mostrato più in sintonia con gli umori del Paese. Berlusconi, il re dell’antipolitica, è stato il più politicistico, il più ideologizzato». Detto questo, il presidente dell’istituto demoscopico Swg Roberto Weber dice anche che il duello tv di ieri sera «tocca una quota marginale degli indecisi».
C’è un 20 per cento di italiani che si sente lontano dalla politica e non sa neanche se andrà a votare. Questo faccia a faccia può avvicinarli alla politica?
«Troppo lungo, chi non è interessato alla politica sicuramente non l’ha guardato tutto».
E chi ne ha vista anche una sola parte, chi ha trovato più convincente secondo lei?
«Prodi è apparso più in sintonia con l’umore del Paese».
Per quale ragione?
«Ha nominato in un solo momento il campo avverso, ha detto solo una volta la parola centrodestra. Berlusconi ha nominato la sinistra in continuazione».
Il motivo delle diverse strategie?
«Uno si sceglie un campo più ampio di gioco, l’altro delimita il campo, rivolgendosi esclusivamente ai suoi».
Il perché di questa scelta di Berlusconi?
«Credo sia l’esito di due motivi, uno oggettivo e uno psicologico. Il suo disegno è quello di portare a votare il più alto numero di persone che lo votarono in passato. È una tecnica di contenimento, non espansiva».
Per il linguaggio che hanno utilizzato e per il modo in cui hanno affrontato le questioni, quale dei due candidati premier ne esce meglio?
«Quelli che hanno seguito fino in fondo la trasmissioni avranno trovato in Prodi qualcosa di più. E soprattutto hanno trovato meno antagonismo, meno politicismo, meno ideologizzazione rispetto a Berlusconi. Il re dell’antipolitica è stato il più politicistico. Prodi è stato più ecumenico, più inclusivo».
Chi ha dato meglio una visione del futuro?
«Prodi, nettamente».
In quei due terzi degli elettori che già hanno deciso chi votare ci saranno spostamenti?
«No, hanno visto confermate le loro decisioni».
Anche quelli del centrodestra?
«Certamente».
Ma allora quanto contano, nello spostamento dei voti, confronti tv come questo?
«Avrebbero contato di più se Berlusconi avesse trovato un Prodi in difficoltà. Non è andata così. Per Berlusconi poteva essere una buona occasione, ma l’ha mancata. È anche apparso un uomo solo e un po’ affaticato, anche fisicamente e psicologicamente nel finale della trasmissione».
Ha sbagliato gioco?
«Si è delimitato il campo, dopodiché ha scelto di fare costantemente riferimento alla sinistra, ha giocato tutto il tempo cercando il contropiede, ma non mettendo mai una palla a segno».
Il passaggio in cui il premier ha spiegato i motivi della scarsa presenza femminile in politica può avere un influsso sulle elettrici, che sono il 54 per cento del corpo elettorale?
«Solo su una quota ridotta. Quella di Berlusconi è stata una grossolanità che in confronto alle grandi scelte di campo in atto non ha grande influenza».
Tratto da www.unita.it
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page