Montezemolo: «Peggior campagna dal dopoguerra»
È la campagna elettorale più lunga e più brutta dal dopoguerra ad oggi». È un giudizio impietoso e senza giri di parole quello del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, espresso all'auditorium di viale dell'Astronomia, a Roma, durante la seconda giornata dell'Innovazione. «Ci siamo sentiti dire che l'Italia è a crescita zero: noi questo l'avevamo detto dal dicembre 2004, ma ci era stato risposto "vedete tutto nero" o "volete fare politica". Ma dal 2004 si poteva fare qualcosa. Invece la situazione è che il Paese non cresce». «È una campagna elettorale -ha spiegato alla fine del suo intervento- che dura da prima delle elezioni regionali. Ha creato immobilismo e senza qualche intervento, come quello che in Finanziaria ha tolto un punto percentuale al costo del lavoro, è stata caratterizzata da continue risse. I temi dibattuti sono lontani dai problemi della gente, che sono quelli dell'economia, dell'occupazione, del potere di acquisto: di questi temi sento parlare troppo poco». Insomma per il presidente di Confindustria «sarebbe stato meglio, dopo le regionali, evitare al Paese questa agonia e questo immobilismo che ha portato l'Italia a una crescita zero». Che in un momento di forte dinamismo in tutto il mondo «vuol dire tornare indietro».
IL PAESE NON MERITA CRESCITA ZERO - «Il Paese non si merita questa crescita zero», ha precisato Montezemolo, invitando «ognuno a fare la sua parte». «Chi crea benessere e occupazione -ha detto- è l'impresa e di questo bisogna rendersene conto». «Abbiamo bisogno di un sindacato moderno. L'innovazione non deve partire solo dalla scuola, ma anche qualche sindacalista dovrebbe capire che il mondo sta cambiando e dare il suo contributo alla competitività».
Tratto da www.corriere.it
La foto (forse troppo violenta) credo sia adeguata per mettere in risalto lo stato d'animo dell'attuale campagna elettorale si riferisce al congresso del Nuovo PSI che ha visto una nuova scissione tra coloro che capeggiati da De Michelis restano nella CDL e coloro che "tornano" nell' Unione con a capo BOBO CRAXI candidato nella circoscrizione di Milano tra le liste dei DS dopo la bocciatura da parte della lista "I socialisti Craxi" perchè ha un simbolo troppo simile a quello del Nuovo PSI
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