Fitto e Palese: la Giunta a chieda le dimissioni del presidente dell'Acquedotto Pugliese.
La Giunta regionale dovrebbe chiedere le dimissioni del Presidente no global dell’Acquedotto Pugliese, Riccardo Petrella, in quanto le sue posizioni ideologiche personali sono in contrasto con la mission dell’Azienda. Lo dichiarano in una interrogazione urgente al presidente della Giunta Vendola e all’assessore ai Lavori Pubblici, Introna, il Presidente del Gruppo consiliare Misto, Raffaele Fitto e il Presidente del gruppo di Forza Italia, Rocco Palese, in merito al fatto che Petrella ha ritenuto di non partecipare al Quarto Forum Mondiale dell’Acqua in programma a Città del Messico, definendolo una iniziativa privata voluta dalla Banca mondiale, da imprese multinazionali, da organizzazioni internazionali come Onu, Fao e Unesco e organizzazioni internazionali scientifiche… che considerano l'acqua come bene economico…”.
“Questo Forum – scrivono Fitto e Palese - è la più importante manifestazione internazionale sull’acqua che si occupa del suo utilizzo sostenibile e dell’accesso a questa vitale risorsa nei paesi sottosviluppati. Annualmente vi prendono parte le più importanti organizzazioni, dalla Banca Mondiale, all’ONU, dalla FAO all’Unesco, insieme ai governi di numerosissimi paesi e a numerose ONG, nell’ambito di un processo articolato di confronto e di disegno di politiche al quale prendono parte anche i governi dei diversi paesi. A fronte di tutto ciò – aggiungono Fitto e Palese - il Presidente di AQP Riccardo Petrella afferma, incredibilmente, che “si tratta di una iniziativa privata voluta dalla Banca mondiale, da imprese multinazionali, da organizzazioni internazionali come Onu, Fao e Unesco e organizzazioni internazionali scientifiche… che considerano l'acqua come bene economico…”. Queste assurde dichiarazioni non sorprendono, purtroppo, quanti conoscono Petrella e le sue posizioni no global e anticapitalistiche.
Quel che appare assolutamente intollerabile è che personali posizioni ideologiche divengano linea di condotta dell’Acquedotto Pugliese, la più grande impresa dei pugliesi. Un’azienda, oggi finalmente risanata, che ha di fronte a se un piano di investimenti di importanza strategica e nella quale un management meno che eccellente rischia di disperdere tutti gli sforzi sin qui fatti. Posizioni come quelle di Petrella, che sostengono che il capitalismo abbia prodotto “i profondi e radicali cambiamenti che hanno portato la devastazione fino alle fondamenta delle nostre società” e che vagheggiano il superamento del sistema capitalistico globale, sono inoltre evidentemente incompatibili con il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di una società per azioni che, pur restando di proprietà pubblica, si muove nell’alveo dell’economia di mercato, è soggetta alla regolamentazione delle proprie tariffe, ha come missione unica quella di fornire un servizio idrico integrato ai pugliesi in modo efficiente ed economicamente sostenibile”.Fitto e Palese chiedono quindi alla Giunta di venire allo scoperto e chiarire se la Regione, azionista unico dell’AQP, condivida le opinioni e la visione “no global” che Petrella ha dello sviluppo dell’Acquedotto e della gestione dell’acqua. In caso contrario, secondo gli interroganti, alla Giunta non resta che chiederne le dimissioni.
“Questo Forum – scrivono Fitto e Palese - è la più importante manifestazione internazionale sull’acqua che si occupa del suo utilizzo sostenibile e dell’accesso a questa vitale risorsa nei paesi sottosviluppati. Annualmente vi prendono parte le più importanti organizzazioni, dalla Banca Mondiale, all’ONU, dalla FAO all’Unesco, insieme ai governi di numerosissimi paesi e a numerose ONG, nell’ambito di un processo articolato di confronto e di disegno di politiche al quale prendono parte anche i governi dei diversi paesi. A fronte di tutto ciò – aggiungono Fitto e Palese - il Presidente di AQP Riccardo Petrella afferma, incredibilmente, che “si tratta di una iniziativa privata voluta dalla Banca mondiale, da imprese multinazionali, da organizzazioni internazionali come Onu, Fao e Unesco e organizzazioni internazionali scientifiche… che considerano l'acqua come bene economico…”. Queste assurde dichiarazioni non sorprendono, purtroppo, quanti conoscono Petrella e le sue posizioni no global e anticapitalistiche.
Quel che appare assolutamente intollerabile è che personali posizioni ideologiche divengano linea di condotta dell’Acquedotto Pugliese, la più grande impresa dei pugliesi. Un’azienda, oggi finalmente risanata, che ha di fronte a se un piano di investimenti di importanza strategica e nella quale un management meno che eccellente rischia di disperdere tutti gli sforzi sin qui fatti. Posizioni come quelle di Petrella, che sostengono che il capitalismo abbia prodotto “i profondi e radicali cambiamenti che hanno portato la devastazione fino alle fondamenta delle nostre società” e che vagheggiano il superamento del sistema capitalistico globale, sono inoltre evidentemente incompatibili con il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di una società per azioni che, pur restando di proprietà pubblica, si muove nell’alveo dell’economia di mercato, è soggetta alla regolamentazione delle proprie tariffe, ha come missione unica quella di fornire un servizio idrico integrato ai pugliesi in modo efficiente ed economicamente sostenibile”.Fitto e Palese chiedono quindi alla Giunta di venire allo scoperto e chiarire se la Regione, azionista unico dell’AQP, condivida le opinioni e la visione “no global” che Petrella ha dello sviluppo dell’Acquedotto e della gestione dell’acqua. In caso contrario, secondo gli interroganti, alla Giunta non resta che chiederne le dimissioni.
tratto da www.brindisisera.it
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page