«Votare Berlusconi è minaccia per il Paese»
A quasi un mese dal voto, sale di tono il confronto a distanza tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Giornata intensa per il Professore, in mattinata ospite del congresso della Cgil e poi protagonista di un comizio a Porto San Giorgio. Da qui il leader dell'Unione non le manda a dire al rivale per la poltrona di Palazzo Chigi: «Votare Berlusconi significa riavere Berlusconi. È la più grave minaccia che si possa fare al Paese», sibila. Poi ricorre al sarcasmo. Berlusconi come Napoleone? L'accostamento è giusto, ma Prodi tiene a precisare: «Pensare a Berlusconi come Napoleone è appropriato, se si pensa al patrimonio portato via. Mi tornano alla mente i carri che vanno verso la Francia. Solo che ora - aggiunge Prodi - vanno verso Arcore».
INSORGE FORZA ITALIA - Quanto basta per scatenare l'immediata replica di Sandro Bondi. «Prodi si assume la responsabilità - obietta il coordinatore nazionale di Forza Italia - di incitare ad una guerra civile in luogo di un confronto civile e rispettoso fra avversari politici».
IL PREMIER E D'ALEMA - Anche Berlusconi attacca, sia pure indirettamente, il leader del centrosinistra. L'arma per delegittimarlo è quella già usata in passato: considerarlo cioè la maschera dietro cui si nasconde D'Alema. «Credo - precisa il premier durante un'intervista a Rete7 - che il 9 aprile gli italiani che vanno al voto non debbano fare il paragone tra Berlusconi e Prodi o chi per lui. Io sono convinto che Prodi resisterebbe pochissimo al governo perché sarebbero i Ds a esprimere un loro presidente del consiglio, così come hanno fatto con l'altra legislatura. Questa volta lo farebbero ancora molto più velocemente, quindi penso - chiosa Berlusconi - che il confronto debba essere fatto tra Berlusconi e D' Alema».
Tratto da www.corriere.it
IL PREMIER E D'ALEMA - Anche Berlusconi attacca, sia pure indirettamente, il leader del centrosinistra. L'arma per delegittimarlo è quella già usata in passato: considerarlo cioè la maschera dietro cui si nasconde D'Alema. «Credo - precisa il premier durante un'intervista a Rete7 - che il 9 aprile gli italiani che vanno al voto non debbano fare il paragone tra Berlusconi e Prodi o chi per lui. Io sono convinto che Prodi resisterebbe pochissimo al governo perché sarebbero i Ds a esprimere un loro presidente del consiglio, così come hanno fatto con l'altra legislatura. Questa volta lo farebbero ancora molto più velocemente, quindi penso - chiosa Berlusconi - che il confronto debba essere fatto tra Berlusconi e D' Alema».
Tratto da www.corriere.it
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