In 20mila per Berlusconi a BARI
Ventimila per gli organizzatori, qualche migliaio in meno per la Questura. Più di 230 pullman da tutta la regione. In tantissimi hanno accolto con bandiere entusiasmo e cori da stadio il Presidente del Consiglio che nella sua tappa elettorale di Bari ha abbandonato l’usuale «location» indoor, affrontando direttamente la folla in Piazza Prefettura. Moltissimi e originali gli striscioni. In uno, il più spregiudicato, si legge «Santo subito», con cui i fans più scatenati associano il premier a Papa Wojtyla a un anno dalla sua scomparsa. Un altro, involontariamente jettatorio, recita così: «Silvio, Poggiorsini (comune del barese), te salutat». Infine un altro in latino, assai gradito dal premier tanto da meritare una sua lode particolare dal palco, recita beneaugurante «Incipit vita nova». Dal palco posto a pochi metri dalle finestre del Municipio in cui siede da due anni un sindaco dell’Unione, l’ex Pm Michele Emiliano, Berlusconi torna a attaccare il suo rivale Romano Prodi, sui temi caldi di questi giorni: fisco, economia e conti pubblici e assicura, tra gli applausi, che lunedì avrà la meglio nel secondo e ultimo duello tv. «La volta scorsa pensavo di avere 5 minuti per il pistolotto finale, invece ne avevo 3...Ho fatto degli errori - ammette - ma stavolta andrò lì più allenato e sono convinto che riuscirò a fare emergere le differenze tra noi e loro». In un discorso lungo oltre due ore interloquisce più volte con i suoi militanti. Appena arrivato, sorridente, scherza sull’ imminente nascita del primogenito dell’ex Presidente della Regione, candidato alla Camera, Raffaele Fitto, presente in Piazza. «Raffaele facci sapere, se ci sono novità...». Anche più tardi, si informa. Poi aggiunge: «Speriamo che tuo figlio cresca in fretta, così, poi potrà votarmi anche lui...». E, come gli capita spesso, Berlusconi accompagna il pubblico quando, dopo le sue tirate contro la sinistra, si mette a cantare, saltellando: «Chi non salta, comunista è...». Soprattutto le simpatizzanti del gentil sesso vanno in visibilio quando Berlusconi invita la folla ad aiutare una ragazza colta da un leggerissimo malore. «Ho sempre saputo che le signore con me cadono giù... Poi però - aggiunge tra le risate e gli applausi generali - fatemi avere il suo numero di telefono...E tu - rivolgendosi a chi le stava accanto - se sei il fidanzato, cosa aspetti a seguirla...Sono sicuro che farete figli bellissimi». Berlusconi, a più riprese, rilancia le cose dette oggi nella registrazione di «Matrix». Ma è sulle critiche a Prodi per la famosa seduta spiritica ai tempi del sequestro Moro, che Berlusconi nella città natale dello statista democristiano, si lascia andare, galvanizzando la folla. «Il signor Prodi 28 anni fa ci disse che aveva avuto indicazioni sulla prigione di Aldo Moro in una seduta spiritica: sono 28 anni - aggiunge sarcastico - che attendiamo di conoscere la sua fonte, si decida a svelarla o ci dica se ha mentito. Mi chiedo se si possa rimanere nella menzogna per 28 anni e se si possa affidare il governo ad una persona che si siederà attorno ad un tavolino a tre gambe con un piattino e chiamerà l’aldilà per chiedere la soluzione dei problemi...». Il pubblico gli urla più volte, «Vendola a casa», ma il premier evita di polemizzare direttamente con gli amministratori locali di centrosinistra. Tantomeno attacca il presidente dei Ds, Massimo D’Alema, oggi a Lecce, ma che in questi giorni sta battendo la Puglia in lungo e in largo. Fa solo un accenno alle ripetute sconfitte in Puglia, invitando i suoi a «non distrarsi più». «La sinistra ha in mano scuola, università e banche. E presente in tutti i gangli dello Stato e negli enti locali. In passato ci siamo distratti,E presente in tutti i gangli dello Stato e negli enti locali. In passato ci siamo distratti, anche voi - conclude - qui lo avete fatto dandogli così comune provincia e regione».
(Fonte Gazzetta del Mezzogiorno)
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page