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1.8.06

Prodi: fiducia inevitabile sulla manovra bis

Romano Prodi (Eidon)

La questione di fiducia sulla manovra bis, con la correzione dei conti pubblici e il pacchetto Bersani-Visco su liberalizzazioni e fisco, è «inevitabile». Lo ha chiarito il presidente del Consiglio, Romano Prodi. «Con 600 emendamenti la fiducia è inevitabile», ha detto il premier. «Cosa altro si può fare quando ci sono 600 emendamenti? Se si vuole approvare subito il provvedimento, allora la fiducia è inevitabile. Secondo me la fiducia la vuole più l'opposizione che il governo perché i 600 emendamenti sono loro e... si deve pur andare in vacanza».

NO AD ALLARGAMENTI MAGGIORANZA - L’ennesima fiducia, però, non sembra consigliare al capo del governo la ricerca di intese politiche per irrobustire la maggioranza. Al giornalista che gli chiedeva se non fosse utile un allargamento della maggioranza, Prodi ha risposto ridendo: «Ma quale allargamento. Semmai non si allarghi lei».

SODDISFAZIONE PER L'IMPEGNO DELL'ULIVO - Prodi ha poi manifestato la sua soddisfazione per gli importanti risultati conseguiti grazie alla forza del gruppo dell'Ulivo in Parlamento. Per il presidente del Consiglio la prossima Finanziaria, che sarà pronta entro fine settembre, sarà cruciale per misurare il grado di riformismo del governo.

FIDUCIA ANCHE ALLA CAMERA - Il governo ha posto la fiducia sulla manovra bis anche alla Camera. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. «Se no non ci sono le condizioni che il decreto diventi legge prima della pausa estiva», ha spiegato Chiti. Il capogruppo dell'Udeur, Mauro Fabris, ha detto che se l'opposizione dovesse ritirare gli emendamenti, la fiducia verrà tolta. Fabris ha ribadito che la Casa delle libertà non avrebbe rispettato le intese raggiunte con la maggioranza. Forza Italia, Lega e An hanno abbandonato l’aula della Camera dopo che il governo ha posto la fiducia. Sono rimasti invece al loro posto i deputati dell’Udc, che sono stati ringraziati dal ministro Chiti nel corso del suo intervento. (www.corriere.it)

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