Berlusconi: non voglio Telecom
Dice che in realtà non ha nulla da dire: «Veramente ragazzi, non ho nulla di particolare da raccontarvi, potete accompagnarmi a fare acquisti, quello che volete (anche se è meglio che restiate fuori dai negozi), ma non c’è niente di speciale da dichiarare. Prodi? Peggio di così, che volete che vi dica, si stanno avverando tutte le cose che avevamo visto in campagna elettorale ».
Poi aggiunge le ragioni della reticenza: «Io credo che questo governo cadrà per implosione interna, quando esploderanno le contraddizioni che si porta dietro. Noi faremo un’opposizione seria, intransigente, manon saremo noi a farlo andare in crisi, lo faranno da soli».
Alle sei del pomeriggio, in via dei Coronari, Silvio Berlusconi ritrova gli antiquari che nel corso degli anni sono diventati amici. Interessati, perché il cliente è certamente speciale, mail clima non potrebbe essere più distante dall’ufficialità: i proprietari escono dai negozi per salutarlo; i passanti chiedono la foto, due signorine russe sono invitate a mandare lo scatto «al mio amico Putin», gli spagnoli ridono a crepapelle quando il Cavaliere con faccia seria chiede 35 euro per la foto.
L’ex premier passeggia, e fra un catalogo di statue antiche e l’ammirazione per alcuni quadri, parla di Telecom e di politica in modo distratto, come fossero cose molto distanti dai suoi pensieri. E’ in tuta, prende in giro un cronista molto alto dell’Apcom («qui siamo tutti bassotti, quelli come lei non sono molto graditi»), racconta una barzelletta. E se qualcuno ha pensato che le sue aziende possano essere veramente interessate a Telecom ha pensato male: «Non mi occupo del mio gruppo da 12 anni,ma posso dire che non c’è mai stato un interesse di Mediaset per Telecom». E a scanso di equivoci: «Sì, bell'affare, con 40 miliardi di debiti. Uno passa la vita a lavorare per cercare di essere senza debiti e poi...».
Appena tre ore prima era stato Fedele Confalonieri a spazzare via ogni dubbio: «Nessuno ai vertici Mediaset ha mai detto o espresso la volontà di entrare in Telecom. Piersilvio Berlusconi ha detto che non se ne parla neppure, sia per la telefonia fissa che per quella mobile. Quindi tutto questo polverone può fare solo l'interesse di qualcuno affinché Berlusconi torni a fare l'imprenditore e non il politico».
E il politico è sempre più convinto che valga la pena di attendere: «Lo vedete anche voi, la gente ha capito tutto; siamo sopra 5 punti rispetto al centrosinistra». E anche di fronte all’ipotesi che Tim finisca all’estero Berlusconi allarga le braccia: «Sono sempre stato per il libero mercato..». (www.corriere.it)
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