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13.10.06

A FITTO IL DIPARTIMENTO NAZIONALE PER IL MEZZOGIORNO DI FORZA ITALIA


Con Silvio Berlusconi abbiamo deciso di designare Raffaele Fitto come nuovo responsabile nazionale di Forza Italia per le politiche del Mezzogiorno". L’ha annunciato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, al termine della riunione del Consiglio Regionale di Fi riunito stamane a Bari sul tema: “Finanziaria 2007: Italia in ginocchio. Da Sud dai forza alla protesta" e nel corso del quale è stato distribuito un opuscolo informativo sulla Finanziaria a cura del coordinamento regionale di Fi della Puglia.“In questi giorni della Finanziaria – ha detto Bondi - sentiamo quasi un senso di colpa da parte degli elettori di centrosinistra per aver contribuito a mandare al Governo una forza politica incapace di governare. Questa è una situazione per noi favorevole a patto che sappiamo trarne vantaggio: non dobbiamo sprecare questa occasione. Dobbiamo impegnarci per consolidare ed estendere i consensi sapendo che la debolezza di questo governo, la sua fragilità e inconsistenza politica è diventata la sua forza. La personalità del Capo del Governo, debole e vendicativa, come dimostra il ddl contro Berlusconi, può provocare tanti danni alla nostra vita politica, può contribuire ad un ulteriore imbarbarimento e allo snaturamento della nostra vita democratica. Questa finanziaria - ha aggiunto Bondi - dimostra al Paese che la natura della sinistra italiana, la sua cultura politica sono quelle di una sinistra antistorica, avulsa dalla realtà del Paese; non è una legge che toglie ai ricchi per dare ai poveri, ma una legge che toglie a tutti. Hanno tolto ai produttori di ricchezza, coloro da cui dipende l’ economia del Paese (lavoratori dipendenti, a piccoli professionisti, imprenditori, artigiani) che sono anche produttori di solidarietà. Questo Governo ha tolto anche 5 per mille a favore delle associazioni di volontariato. Toglie a loro e dà alle categorie protette dai sindacati (pensionati e lavoratori pubblici dipendenti). Dobbiamo trasformare lo scontento che c’è anche a sinistra in adesione al nostro progetto politico. E per farlo dobbiamo articolare la nostra opposizione in tre fasi: incassare i consensi che ci arrivano in questi giorni, diffondere tra la gente anche nelle piazze la verità su questa Finanziaria; lottare in Parlamento per modificarla radicalmente e, se questo non dovesse avvenire, scendere in piazza". Dello stesso avviso il coordinatore regionale, Raffaele Fitto: “Non credo che ci sia da fare una scelta tra la piazza e il Parlamento, servono le due cose insieme, non con una mobilitazione irresponsabile, ma con l’interpretazione di un sentimento comune. Se non lo facessimo commetteremmo un grave errore. Dobbiamo smettere di subire passivamente un’aggressione mediatica ben organizzata, noi non siamo un partito di plastica. Abbiamo avviato la riorganizzazione sul territorio, ci sono ancora situazioni di sofferenza, ma dobbiamo uscire dalla logica per cui dentro un partito si sta solo se si ha una responsabilità. Non è una logica che ci può appartenere. Come stabilito insieme al coordinamento nazionale, nei prossimi giorni si partirà con il tesseramento, i congressi, il confronto interno con regole certe, per superare finalmente la fase transitoria delle gestioni provvisorie e delle nomine commissariali; ci serve una classe dirigente frutto di dibattito e regole precise". E ancora Fitto sulla Finanziaria: “Il vento è cambiato, quello che noi abbiamo previsto come rischio in campagna elettorale ha trovato piena attuazione nella Finanziaria. Ci sono due concezioni differenti del paese: noi in 5 anni abbiamo ridotto la pressione fiscale, in pochi mesi loro stanno azzerando tutto questo e viene fuori il vero volto della sinistra: non si riduce la spesa pubblica e tutti i sacrifici gravano nelle tasche dei cittadini. Smentiamo la sciocchezza che con questa Finanziaria i ricchi piangono, si interviene invece in modo pesante sulla stragrande maggioranza della popolazione dai 30mila euro di reddito in poi. Dalla Puglia oggi parte una grande mobilitazione di tutto il Mezzogiorno contro una legge iniqua che blocca la crescita economia del nostro Paese e mette pesantemente le mani in tasca agli italiani.

FONTE www.raffaelefitto.it

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