Il correntone dei DS di Salvi e Mussi insieme al Prc
Me l'aspettavo che finiva così...
Leggere per credere
http://ilcentrosinistradeigiovani.blogosfere.itl
Vi posto un articolo che appare su Affari Italiani
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Il dado è tratto. Ormai la decisione è stata presa. Il Correntone dei Ds abbandonerà la Quercia nel prossimo congresso che si terrà in primavera, contestualmente a quello della Margherita, per dare vita al partito democratico. Secondo quanto Affari è in grado di anticipare, il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi e il presidente della Commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi daranno vita a un nuovo partito della sinistra italiana. Che nel simbolo e nel nome conterrà il riferimento 'socialista' o 'socialismo', proprio per segnare lo strappo con la scelta ulivista di Fassino e D'Alema.
La nuova forza conta già 7 senatori e 23 deputati, numero sufficiente per formare un gruppo autonomo almeno a Montecitorio. E nell'esecutivo, oltre a Mussi, l'altro pezzo da novanta è Famiano Crucianelli, sottosegretario al Ministero degli Esteri. Tra i big, poi, ci sono esponenti storici della sinistra Ds, come Marco Fumagalli e Carlo Leoni. La decisione di non partecipare al convegno di Orvieto organizzato da Prodi è il primo passo verso la clamorosa scissione. Un processo ormai irreversibile, soprattutto alla luce del via libera della Quercia alla 'road map' del Professore: congressi Ds e Dl nella primavera del 2007, assise unitaria alla fine del prossimo anno, costituzione del partito democratico nel 2008 e presentazione alle elezioni europee del 2009. Fino all'ultimo il segretario Fassino ha cercato di ricucire la frattura con il Correntone, ma tutti i tentativi sono stati vani. "Le divisioni nella Margherita tra prodiani ed ex popolari sono nulla in confronto a quello che sta accadendo nei Ds", spiegano dal Botteghino. Il primo obiettivo di Mussi e Salvi è quello di costituire un nuovo movimento della sinistra italiana, autonomo. Ma, in prospettiva, ci sono già stati contatti con i massimi esponenti di Rifondazione Comunista per arrivare a una sorta di federazione tra il Prc e il neo-soggetto politico.
In sostanza un nuovo partito che potrebbe debuttare già alle Europee del 2009 e che punterebbe - nelle intenzioni dei promotori - a superare il 10%. Tagliati fuori invece i Comunisti Italiani, che per Bertinotti e Giordano "nemmeno esistono". Autoesclusi i Verdi. Ma qual è la reale forza della sinistra Ds? Stando al numero di delegati regionali e provinciali si parla del 20% circa. Però, l'obiettivo dei leader del Correntone è quello di puntare sul malcontento di una parte dei dalemiani e sul sostegno di alcuni ex socialisti come Valdo Spini per arrivare al 25%. Insomma, un quarto della Quercia.
La nuova forza conta già 7 senatori e 23 deputati, numero sufficiente per formare un gruppo autonomo almeno a Montecitorio. E nell'esecutivo, oltre a Mussi, l'altro pezzo da novanta è Famiano Crucianelli, sottosegretario al Ministero degli Esteri. Tra i big, poi, ci sono esponenti storici della sinistra Ds, come Marco Fumagalli e Carlo Leoni. La decisione di non partecipare al convegno di Orvieto organizzato da Prodi è il primo passo verso la clamorosa scissione. Un processo ormai irreversibile, soprattutto alla luce del via libera della Quercia alla 'road map' del Professore: congressi Ds e Dl nella primavera del 2007, assise unitaria alla fine del prossimo anno, costituzione del partito democratico nel 2008 e presentazione alle elezioni europee del 2009. Fino all'ultimo il segretario Fassino ha cercato di ricucire la frattura con il Correntone, ma tutti i tentativi sono stati vani. "Le divisioni nella Margherita tra prodiani ed ex popolari sono nulla in confronto a quello che sta accadendo nei Ds", spiegano dal Botteghino. Il primo obiettivo di Mussi e Salvi è quello di costituire un nuovo movimento della sinistra italiana, autonomo. Ma, in prospettiva, ci sono già stati contatti con i massimi esponenti di Rifondazione Comunista per arrivare a una sorta di federazione tra il Prc e il neo-soggetto politico.
In sostanza un nuovo partito che potrebbe debuttare già alle Europee del 2009 e che punterebbe - nelle intenzioni dei promotori - a superare il 10%. Tagliati fuori invece i Comunisti Italiani, che per Bertinotti e Giordano "nemmeno esistono". Autoesclusi i Verdi. Ma qual è la reale forza della sinistra Ds? Stando al numero di delegati regionali e provinciali si parla del 20% circa. Però, l'obiettivo dei leader del Correntone è quello di puntare sul malcontento di una parte dei dalemiani e sul sostegno di alcuni ex socialisti come Valdo Spini per arrivare al 25%. Insomma, un quarto della Quercia.
TUTTO VERO !!!! altro che UNIONE !!!!
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