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Blog QUOTIDIANO dedicato alla Politica ITALIANA.On line da febbraio 2006

17.10.06

PRODI E BRIATORE, FEDELI ALLIEVI DI RE SILVIO

Di certo Re Silvio lassù dall’Olimpo avrà sorriso dopo il successo della formula a lui cara: basta tasse e media avversi perché invidiosi. Il primo miracolo del dopo Berlusconi è stato riuscire a far parlare due soggetti all’apparenza opposti sugli stessi argomenti da lui con estenuante insistenza sostenuti e sui quali i suoi nemici giurati lo prendevano sempre in giro: stampa e tivvù ostili e la discesa in campo per tutelare gli italiani (o gli evasori) dalle tasse inique. Non sorridete, ma Prodi e Briatore, che certo non sono in sintonia politica, sono riusciti a dire le stesse cose del Cavaliere e nello stesso giorno. Come se l’universo politico fosse contagiato dallo stile belusconiano che ispira e seduce. Saranno le reminiscenze di Ballarò o di Porta a porta, saranno le vacanze estive appena trascorse in Riviera o sulla Costa Smeralda, fatto sta che il verbo di Berlusconi piace, eccome, per sbarcare sulle prime pagine dei tiggì. Che sia la vera novità in un panorama politico grigio e senza idee? E allora diteci una parola signori politici, diteci un concetto e vi dimostreremo come la radice di quel pensiero provenga dal cervello di Berlusconi. A cominciare dal premier Romano Prodi. “Anch'io ero stato spiato e nessuno dice niente”. Il Professore accusa i giornali italiani e lo fa sul quotidiano spagnolo El País, nella lunga intervista rilasciata alla vigilia della sua visita in Spagna. “Salvo l'Unità, nessuno segue il vero scandalo. La stampa italiana tace, un segno che stiamo facendo una battaglia importante. In casi come questi bisogna capire da che lato si trova la libertà. Evidentemente lavorare contro i mezzi di comunicazione è per noi un problema serio”. Se sostituite il nome L’Unità con il Giornale o Rete 4, vi sembrerà di riascoltare gli sproloqui del Cavaliere. Dal Professore al mitico Re delle notti brave. Lo scoop è della professionale Lucia Annunziata che da Rai 3 ci svela che il fidanzato ufficiale di Elisabetta Gregoraci scenderà in politica. Non sappiamo se siamo di fronte a una minaccia o si tratta di una fortuna per il Parlamento. Dato che con il Flavione di Billionaire l’acchiappo è garantito. Ma davvero il manager della Renault darà l’addio a stacchetti e costumini, ullallà e disarticolati discorsi, copioni zeppi di strafalcioni e sprechi di forme? Davvero rinuncerà alla sua Mecca per un posto da onorevole o senatore? Davvero si sottoporrà a sedute e noiose commissioni per aiutare gli italiani a pagare meno tasse? Ribaltando la frittata, dimostrerebbe che anche per lui scodinzolare in tivvù, come veline e letterine, è servito per trovare una occupazione seria. Adesso attendiamo la risposta del Cavaliere. E già immaginiamo quale sarà: “Italiani, ho smesso di imperversare senza motivo nei noiosi talk show della tivvù generalista e mi sono ripromesso di perseverare nella strada che più mi è consona, che è quella della politica. Di quella politica che può aiutare la gente a capire meglio in che mondo e in che Paese viviamo. Lascio la scena a due tra i miei migliori discepoli: Prodi e Briatore. Loro sì che hanno a cuore i miei interessi. Insomma, ho capito meglio che nella vita ognuno è le scelte che fa”. (www.imgpress.it)

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