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16.3.06

«L'Annunziata ha violato par condicio»


Il direttore generale della Rai, Alfredo Meocci ha deciso sul caso Annunziata: «considerato l’andamento della puntata del 12 marzo 2006 della trasmissione "In mezz’ora" condotta da Lucia Annunziata si ravvisa - ha affermato durante il cda di mercoledì - che, per una concomitanza di fattori, non c’è stato l’adeguato rispetto della prescrizione secondo cui dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino a chiusura delle operazioni di voto, nel corso di qualunque trasmissione, è vietato a registi e conduttori manifestare anche in forma indiretta proprie preferenze politiche (legge 28 del 2000; art. 5 commi 2 e 3); nonché della prescrizione secondo cui - in periodo elettorale - i direttori responsabili dei programmi di approfondimento, i loro conduttori e registi curano che gli utenti non siano oggettivamente nella condizione di poter attribuire specifici orientamenti politici ai conduttori o alle testate (Regolamento della Commissione di vigilanza; art. 6 comma 2). Comunico che prenderò tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore a tutela della "par condicio", per garantire che nelle ulteriori puntate - di questa come di ogni altra trasmissione e nei notiziari televisivi e radiofonici - venga rispettata nel modo più rigoroso la legge 28/2000 ed i relativi regolamenti, e si proceda - ove necessario - al ristabilimento dell’equilibrio, anche a tutela dell’Azienda e del suo C.d.A». I Consiglieri di amministrazione e il Presidente hanno preso atto positivamente di questo impegno.
Sulle parole del direttore generale Meocci il consiglio di amministrazione della Rai ha trovato mercoledì sera un accordo, dopo uno scontro dai toni accesi, ed ora la questione è nelle sue mani. A quanto si apprende la maggioranza del Cda, con Marco Staderini in prima fila, chiedeva infatti un intervento deciso sull'ex presidente della Rai - anche una censura - dopo l'episodio dell'intervista al premier finita con Berlusconi che abbandonava lo studio. La maggioranza del consiglio avrebbe voluto deliberare sul tema ed esprimere un ordine del giorno di condanna dell'operato della giornalista, ma non c'è stata alla fine nessuna decisione formale, e si è soltanto dato mandato al direttore generale di occuparsi della questione. Ora la decisione - anche in vista del responso dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che se ne occuperà venerdì - è nelle mani del direttore generale, ma le aspettative da parte dalle due anime del Cda sono diverse. I consiglieri di centrodestra si aspettano un riequilibrio e provvedimenti conseguenti per il direttore del Tg3 e per Lucia Annunziata. I consiglieri di centrosinistra vorrebbero invece che il direttore generale scrivesse anche ai direttori di Tg1 e Tg2 per richiamarli al rispetto più rigoroso della legge anche alla luce dei dati dell'Osservatorio di Pavia relativi al periodo che va dall'11 febbraio al 3 marzo.

tratto da
www.corriere.it


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