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25.8.06

BERLUSCONI: L'ITALIA DEVE ESSERE CATTOLICA E DEGLI ITALIANI [ RIMINI

[ RIMINI - "Secondo noi l'Italia deve essere cattolica e degli italiani. La sinistra pensa invece a un'Italia plurietnica". Lo ha detto Silvio Berlusconi davanti alla platea del meeting di Cl a Rimini. "Sono condannato - ha aggiunto - a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse mi ama", ha affermato, accolto dai fragorosi applausi delle migliaia dei presenti in sala.

IMMIGRAZIONE - Berlusconi ha messo in evidenza che gli immigrati nel nostro paese "devono rispettare le nostre regole, le nostre leggi e le tradizioni: è un po' come quando ospitiamo qualcuno in casa nostra". Secondo l'ex premier cinque anni per ottenere la cittadinanza "sono un periodo troppo breve". La cittadinanza va data a chi "dimostrerà di conoscere bene la nostra lingua, la nostra storia e la geografia".

La platea più volte ha interrotto con applausi le parole dell'ex premier. "Sono troppo pochi" sono le parole che alcuni dalla platea hanno gridato non appena è stato chiesto a Berlusconi di dare una sua valutazione sulla proposta della sinistra di concedere la cittadinanza italiana dopo cinque anni.

BIOETICA - "Certi limiti posti alla ricerca scientifica possono portare a strategie efficienti: basta guardare il grande sviluppo sulle ricerche sulle staminali senza ricorrere ad embrioni umani". Lo dice Silvio Belusconi al meeting di Cl. Detto questo Berlusconi ribadisce che "un partito non può possedere o controllare le coscienze dei suoi aderenti": per questo"Fi lascia agli azzurri la libertà di coscienza sui temi di bioetica".

ECONOMIA - "La sinistra ha costruito il falso teorema del declino economico che oggi, improvvisamente, è stato messo da parte: oggi tutti i bambini hanno il latte alla quarta settimana del mese": lo dice Silvio Berlusconi al meeting di Rimini parlando di quelle che a suo parere sono state le cause della sconfitta della Cdl alle Politiche. "Siamo arrivati soltanto al 50% - spiega - perché eravamo al governo in un momento di difficoltà economica, nel quale in tutta l'Europa la regola è stata la vittoria delle opposizioni, con l'unica eccezione del Regno Unito che però non ha l'euro, la moneta che ha determinato la crisi economica che tutti conosciamo". (ansa)

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