Storace attacca FINI - "Vuole trasformarci nella Dc"
Mille fedelissimi e tanta voglia di destra. Francesco Storace, ex ministro e presidente della Regione Lazio, proprio non ci sta a vedere Alleanza nazionale trasformarsi nel Partito Popolare proposto da Fini. “Se vogliamo fare la Dc -sbotta Storace- abbiamo tutti il sacrosanto diritto di saperlo. Vogliamo sapere a quale partito dovremo iscriverci tra tre anni”. Per questo nasce D-Destra, una associazione che potrebbe diventare una corrente.
Il malumore deriva soprattutto dall’ultimo pallino del leader di An annunciato qualche settimana fa durante il congresso del suo partito: quello, cioè, di aderire al partito popolare europeo entro il 2009. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per Fini, per ridare slancio alla stessa An, potenziando al tempo stesso il ruolo di un leader non più di un partito al 12 per cento, ma di un progetto più grande.
Questo, un passaggio fondamentale che spiega le mire “espansionistiche” di Fini, determinato a diventare la giuda della Cdl. Disegni ambiziosi, che tuttavia si scontrano con le resistenze di Storace e dei suoi mille fedelissimi riunitisi a Fiuggi per dare vita a una nuova associazione, D-Destra, che presto potrebbe trasformarsi in una corrente interna ad An. Parola di Storace, che avverte: “Se Fini continuerà a far finta di non sentire, credo proprio che lo diventeremo presto”.
Di certo, non ci sarà una scissione bell’e propria, perché, spiega ancora Storace, “a quel punto la destra non esisterebbe più, ci saremmo solo noi”. Ma, almeno, bisogna stimolare un dibattito interno al partito per non arrivare direttamente al 2009 con un congresso per celebrare l’ingresso di An nel Ppe. Perché, se si continua così, ragionano i fedelissimi dell’ex Governatore, “sarebbe devastante per la destra e a quel punto liberi tutti…”.
Fonte www.tgcom.it
Il malumore deriva soprattutto dall’ultimo pallino del leader di An annunciato qualche settimana fa durante il congresso del suo partito: quello, cioè, di aderire al partito popolare europeo entro il 2009. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per Fini, per ridare slancio alla stessa An, potenziando al tempo stesso il ruolo di un leader non più di un partito al 12 per cento, ma di un progetto più grande.
Questo, un passaggio fondamentale che spiega le mire “espansionistiche” di Fini, determinato a diventare la giuda della Cdl. Disegni ambiziosi, che tuttavia si scontrano con le resistenze di Storace e dei suoi mille fedelissimi riunitisi a Fiuggi per dare vita a una nuova associazione, D-Destra, che presto potrebbe trasformarsi in una corrente interna ad An. Parola di Storace, che avverte: “Se Fini continuerà a far finta di non sentire, credo proprio che lo diventeremo presto”.
Di certo, non ci sarà una scissione bell’e propria, perché, spiega ancora Storace, “a quel punto la destra non esisterebbe più, ci saremmo solo noi”. Ma, almeno, bisogna stimolare un dibattito interno al partito per non arrivare direttamente al 2009 con un congresso per celebrare l’ingresso di An nel Ppe. Perché, se si continua così, ragionano i fedelissimi dell’ex Governatore, “sarebbe devastante per la destra e a quel punto liberi tutti…”.
Fonte www.tgcom.it
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