Fini: con un'altra legge elettorale mi sarei candidato premier
E gli imprenditori italiani? «Vedremo se avranno davvero voglia di assumersi questa capacità. Al momento l'imprenditoria nazionale pare disinteressarsi completamente alla cosa. Una in realtà c'è stata, quella di Air One, che il governo ha scartato. Anche a me sembrava ragionevole inizialmente la proposta di Air France che parlava di investimenti. Ma oggi i sindacati dicono di stare attenti perché temono che si tratti più di una svendita che di un rilancio».
«In Italia - ha detto ancora Fini, rispondendo alla domanda di un lettore - non si può applicare il modello Sarkozy-Attalì che individua i migliori al di là delle appartenenze politiche. E questo perché in Francia il presidente è eletto direttamente dal popolo e da noi no. Qui si risponde al Parlamento e quindi alla coalizione che ti ha presentato. La mia preferenza per il sistema francese però è nota». E proprio il sistema elettorale ha fatto sì che Fini abbia accettato di fare il numero due di Berlusconi, senza velleità di una corsa solitaria: «Se avessimo sistema in cui ci si candida con elezione diretta avrei preso in considerazione una mia candidatura. Ma in Italia non è così: si vota per una coalizione e ci si deve presentare in Parlamento per ottenere un voto di fiducia». E per le elezioni che verranno? «Cerchiamo intanto di vincere queste elezioni, poi per le prossime vedremo».
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