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18.3.06

Vendola replica sul Manifesto di Pera e a Casini sulla famiglia


“L’onorevole Alfredo Mantovano ci ha abituati a dichiarazioni che sono una perfetta sintesi di stupidità e cattiveria”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola risponde alle dichiarazioni del Sottosegretario agli Interni in merito alla vicenda delle opinioni espresse da Vendola sul “Manifesto dell’Occidente” del Presidente del Senato Marcello Pera.

“Oggi Mantovano” aggiunge il Presidente Vendola “si lascia andare ad una evocazione all’uso delle armi che forse qualcuno auspica come un intorbidimento del confronto elettorale. Io, anche per la mia esperienza politica da sempre ispirata ai valori della non-violenza, critico il Manifesto in Difesa della Civiltà Occidentale, perche’ lo ritengo un’espressione di una cultura fondamentalista e pericolosa per il futuro dell’umanità. I fondamentalismi, tutti i fondamentalismi, sono gravidi di odio e di violenza. Questo penso e su questo si può dissentire da me. Le uniche armi che io amo sono quelle del pensiero e cerco di contribuire allo sviluppo di un pensiero del disarmo”.

“Mantovano lo scorso anno” conclude Vendola “mi ha insultato con argomenti di rara volgarità, pensando cosi’ di indurre le mamme pugliesi a non votarmi. Oggi replica il copione. Ma le sue sono parole in cui la passione politica degenera in irresponsabile denigrazione dell’avversario. Mantovano e’ un maestro dell’odio ideologico. Io non riesco a tenergli testa. Soprattutto quando lui la testa la perde”.

www.brindisisera.it

Vendola replica al Presidente della Camera Casini sulla famiglia

Nella visita di ieri sera a Brindisi, presso il Teatro Impero, per la presentazione dei candidati UDC al Parlamento, il Presidente della Camera Pierferdinando Casini ha commentato l’operato della Giunta Regionale Pugliese facendo particolare riferimento al suo Presidente. Di seguito la risposta di Nichi Vendola

“L’on. Pierferdinando Casini dovrebbe sapere che tra i doveri di un buon cristiano c’è quello di non dire bugie. E forse dovrebbe documentarsi prima di esprimere giudizi che sono solo aggressioni politiche agli avversari. Noi abbiamo voluto fortemente una legge che difendesse la famiglia, proprio quella che sta tanto a cuore al Presidente della Camera: perché la famiglia è stata scorticata viva da chi ha drasticamente tagliato la rete delle protezioni e dei servizi sociali, da chi ha impoverito i ceti medi, da chi ha lasciato soli gli anziani e i disabili. La destra ha ferito la famiglia: questa è la verità che Casini cerca di nascondere sotto il colore della polemica. La famiglia si difende non con la strumentalizzazione elettorale della fede cattolica, ma con gli asili nido, con i consultori, con l’assistenza domiciliare ai diversamente abili, con l’esercizio pieno dei diritti di cittadinanza.

Lo sa Casini che la Puglia è una regione in cui, negli ultimi anni, in controtendenza sul dato nazionale, sono aumentate le interruzioni di gravidanza? Come si fa ad accogliere la vita se si trasformano i servizi sociali in un deserto? Ricorda Casini cosa sono i “sepolcri imbiancati”? Noi, insieme a migliaia di pugliesi e a centinaia di associazioni, insieme al mondo del volontariato e del terzo settore, abbiamo progettato un sistema di servizi e di diritti che punta sui percorsi di inclusione e di autodeterminazione delle persone.

E abbiamo pensato che i servizi vadano estesi a tutti, anche a chi costruisce unioni solidaristiche che sono differenti dalla famiglia. Abbiamo scritto la nostra legge dando la massima considerazione alle osservazioni che provenivano dal mondo cattolico e dalle gerarchie ecclesiastiche. Crediamo di aver costruito una legge buona, ispirata alla cultura della solidarietà e al primato della dignità della persona umana. Suggerisco al Presidente Casini, che stimo per tante ragioni, di non cedere alla tentazione diabolica di non capire che la Puglia, quella laica e quella cristiana, saprà accettare la sfida del dialogo e dell’accoglienza e saprà rifiutare la crociata dell’intolleranza”.

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