PRODI: «Errore di comunicazione sulle tasse»

«Uno sbaglio di comunicazione» sulla tassa di successione: ammette di averlo fatto Romano Prodi che parla di «una prima risposta d'istinto», solo in seguito valutata concretamente nelle cifre. Tuttavia, il candidato premier dell'Unione, ospite di Lucia Annunziata a «In mezz'ora» ( ■ Guarda il video), ritiene di «non avere perso voti con questa storia delle tasse» perché «l'elettore va alla sostanza» e capisce che il centrosinistra non fa «un programma per compiacere l'elettorato e poi lo manda al massacro ma fa un programma che sará rispettato».

"TAROCCATI" - «Se c'è pareggio si deve rivotare e al più presto, in pochi mesi», ha detto ancora Prodi alla Annunziata, ammettendo che questo risultato sarebbe per lui «evidentemente» una sconfitta. Quanto alla possibilitá di ricandidarsi in questo caso, il Professore chiarisce: «Io sono qui con un disegno che è quello dell'Ulivo. Se questo disegno ha una possibilitá, io ci sono. Altrimenti no». Il leadere dell'Unione ha anche parlato della Trimestrale: «Non posso dire che i dati diffusi dal Tesoro siano taroccati visto che il documento completo non è ancora uscito, ma posso dire che non mi fido». Secondo Prodi, la vera ricetta per risanare le casse dello Stato è una: «Bisogna fare pagare le tasse a tutti: pensate che rivoluzione sarebbe se lo si facesse: quando dico ciò qualcuno ride. Ma basta pensare che l'evasione è pari a circa 400 mila miliardi di vecchie lire; se facciamo rientrare un terzo di quella somma abbiamo risolto tutto».
SUCCESSIONE - Anche Massimo D'Alema torna sulla tassa: «Chi ha tolto la tassa di successione fino a una franchigia di 500 milioni di vecchie lire per erede, chi ha tolto la tassa di successione per gli artigiani, per i piccoli imprenditori, per i commercianti fu il mio governo, non certo Berlusconi»., dice il presidente dei Ds. «Sulle tasse non c'è nulla da temere dal centrosinistra», aggiunge. E conclude: «Sulla successione l'unica novità che Berlusconi ha apportato è quella di aver esteso i benefici alla sua famiglia, ai grandi patrimoni».

(corriere della sera - www.corriere.it )