Unione, contatti con la Cdl per un solo nome
L'Unione all'unanimità ha dato mandato a Ricardo Franco Levi, consigliere politico di Romano Prodi, di «sondare nel centrodestra se vi è la possibilità di convergere sin dalle prime votazioni su una personalità di centrosinistra» per l'elezione del Capo dello Stato. «In questa delicata fase della vita della Repubblica, l’Unione considera che si debbano ricercare le massime convergenze possibili nella elezione della persona chiamata a rappresentare e a garantire l’unità del Paese» si legge in un comunicato emesso al termine del vertice tra i leader del centrosinistra. «Sul tema dell’elezione del Presidente della Repubblica - continua la nota - si è all’unanimità deciso di affidare a Ricardo Franco Levi il mandato di verificare le condizioni per identificare una personalità che, nel rispetto della lettera e dello spirito della Costituzione, sia capace, a partire dalla coesione del centrosinistra, di raccogliere un consenso così largo da permetterne la elezione sin dalle prime votazioni».
METODO E NOMI - Una scelta lineare nel metodo importante: Levi tratterà con la Cdl per definire un solo nome, non una rosa di possibili candidati. Ma il comunicato tuttavia non spiega nulla, ovviamente, sui possibili nomi. Soprattutto sul nome che fino a oggi doveva essere il candidato dell'Unione, Massimo D'Alema. Intanto Boselli fa capire che il sostegno della Rosa nel Pugno non ci sarà per a un candidato troppo caratterizzato. «Noi di candidature di sfondamento non ne votiamo - dice - Questo l'ho precisato in modo chiaro ed esplicito. Vogliamo che il centrosinistra proponga candidati in grado di raccogliere un vasto consenso perché il Presidente della Repubblica è il garante dell'unità dell'intera nazione»
METODO E NOMI - Una scelta lineare nel metodo importante: Levi tratterà con la Cdl per definire un solo nome, non una rosa di possibili candidati. Ma il comunicato tuttavia non spiega nulla, ovviamente, sui possibili nomi. Soprattutto sul nome che fino a oggi doveva essere il candidato dell'Unione, Massimo D'Alema. Intanto Boselli fa capire che il sostegno della Rosa nel Pugno non ci sarà per a un candidato troppo caratterizzato. «Noi di candidature di sfondamento non ne votiamo - dice - Questo l'ho precisato in modo chiaro ed esplicito. Vogliamo che il centrosinistra proponga candidati in grado di raccogliere un vasto consenso perché il Presidente della Repubblica è il garante dell'unità dell'intera nazione»
FASSINO: «E' STATA UN'OTTIMA RIUNIONE» - Sembra un no a Massimo D'alema, ma intanto anche i Ds mostrano soddisfazione dopo il vertice. «È stata un'ottima riunione - ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino - nella quale abbiamo definito in pieno accordo il metodo da seguire in questi giorni in vista della convocazione delle Camere per lunedì, lavoriamo per individuare un candidato che sia in grado di garantire la coesione e l'unità del centrosinistra e al tempo stesso di raccogliere consenso nel centrodestra». «E’ giusto. E’ il metodo che abbiamo sempre seguito» sono state le uniche dichiarazioni di D'Alema.
ESPLORAZIONE - «Non siamo entrati nel dettaglio dei nomi ma Massimo D'Alema rimane un'ottima candidatura» e dunque a Ricardo Franco Levi è stato dato «un mandato per cercare un largo consenso su D'Alema nei fatti» dice il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio. E sottolinea che è stata presa la decisione di dare un «mandato ufficiale a Levi per cercare di eleggere fin dalle prime votazioni una personalità sulla quale possa esserci una larga convergenza». Non si sarebbe quindi discusso di nomi «ma del metodo per eleggere il presidente della Repubblica, con un consenso da parte del centrosinistra, ma che non si limiti al centrosinistra».
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