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25.8.06

E sull'immigrazione: Italia agli italiani, pochi 5 anni per la cittadinanza

Silvio Berlusconi ricomincia da Rimini. E nonostante lo stato di salute non sia dei migliori - «sono super malato, sono malatissimo» spiega con voce bassa e rauca l'ex premier - va all'attacco. Il brutto raffreddore che lo affligge non spegne gli ardori del capo dell'opposizione subito rinvigorito dalla platea di Cl che lo accoglie con cori «po-po-po-po-po», «Silvio-Silvio», «chi non salta è comunista», «c'è solo il presidente». Parla di tutto: dell'economia italiana e della leadership nel centrodestra, di immigrazione e di comunismo. E sul tema caldo di questi giorni, la crisi israelo-libanese, aspettando gli esiti del vertice di Bruxelles dice: bisogna disarmare Hezbollah.

LA RESSA - In platea, sventolano bandiere di Forza Italia e alcune anche della Lega. L'auditorium del Meeting da oltre settemila posti è completamente gremito. Per il caos cade persino una transenna su uno dei laghetti del cortile della Fiera: alcune persone finiscono in acqua. Il Cavaliere, camicia blu aperta sul petto con golfino azzurro sulle spalle, si gode fino in fondo il bagno di folla, previsto e atteso, che rappresenta la sua rentrée sulla scena politica dopo la vulcanica estate.

Silvio Berlusconi sul palco del Meeting (Ansa)

DON GIUSSANI
- Berlusconi ha parlato del suo ruolo di guida della coalizione di centrodestra. «Sono condannato a continuare, è mio dovere», esordisce Berlusconi ricordando la definizione di «l'uomo della Provvidenza» che di lui diede Don Giussani, qui un mito. Il fondatore di Cl, scomparso un anno fa, ebbe una parte molto importante sulla sua decisione di entrare in politica e gli fornì «un aiuto importante nella decisione di lasciare tutto ciò che amava per dedicarsi allo Stato».


LA LEADERSHIP - Poi la frecciata a Casini, che pure non viene citato: «Non c'è un altro leader capace di tenere insieme il centrodestra», mette in chiaro Berlusconi. «Vado avanti - continua - anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse mi ama».

IL COMUNISMO - «La difesa della libertà è la missione più alta, nobile, entusiasmante che ciascuno di noi possa avere la ventura di svolgere» aggiunge Berlusconi osservando che «la difesa della libertà riguarda tutti, ovunque ci si trovi, in qualsiasi campo ci si trovi». E questo perché «non è mai data per sempre, non è attraente come lo sono stati totalitarismi come fascismo e comunismo». E il comunismo, secondo Berlusconi «è ancora un pericolo non scongiurato».

IMMIGRAZIONE E TEMI ETICI - Scendendo poi nello specifico, Berlusconi rivendica la libertà di coscienza sui temi etici e difende la Bossi-Fini, la legge sull'immigrazione che il governo vuole modificare. Il Cavaliere non nasconde la sua perplessità sulla proposta di concedere la cittadinanza agli stranieri dopo 5 anni. «Per divenire cittadini italiani bisogna rispettarne leggi, regole e tradizioni, senza che nessuno venga nella nostra mensa mettendo i piedi sul tavolo. Purtroppo - aggiunge - 5 anni di governo sono pochi, però ribadisco che per diventare cittadini italiani devono dimostrare di conoscere la nostra lingua, la storia, la geografia e i fondamenti dello Stato, come la Costituzione». Secondo il Cavaliere «la sinistra pensa ad un paese plurietnico e pluriculturale, per noi invece l'Italia deve essere cattolica e degli italiani».
L'ECONOMIA E L'EURO - Berlusconi affronta poi anche il tema dell'economia e parla del «falso teorema del declino economico» di cui l'Unione ha parlato per mesi prima delle elezioni: un teorema «che oggi, improvvisamente, è stato messo da parte: oggi tutti i bambini hanno il latte alla quarta settimana del mese». Parlando dell'azione dei suoi governi l'ex premier spiega che «siamo arrivati soltanto al 50% perchè eravamo al governo in un momento di difficoltà economica, nel quale in tutta l'Europa la regola è stata la vittoria delle opposizioni, con l'unica eccezione del Regno Unito che però non ha l'euro, la moneta che ha determinato la crisi economica che tutti conosciamo».
RISULTATI ELETTORALI - Il Cavaliere torna pure su una polemica che di fatto non ha mai lasciato cadere: quella del risultato elettorale dello scorso aprile: «Per i nostri esperti circa un milione di voti è stato cambiato dai professionisti della politica. Nelle giunte parlamentari la maggioranza di centrosinistra non ha ancora permesso ai nostri rappresentanti di mettere le mani sulle schede. C'è un buco nella correttezza del controllo dei risultati, delle irregolarità inusuali».

GRANDE BANCA - Spazio anche alla grande fusione bancaria Intesa-San Paolo, «un'ottima cosa - sostiene il leader di Forza Italia - perché darà finalmente all'Italia una banca capace di confrontarsi con le altre banche europee».
IL TRAPIANTO DI CAPELLI - Berlusconi non si sottrae infine all'ironia. Sfruttando una battuta sui capelli per spiegare uno dei passaggi del suo discorso al Meeting di Comunione e Liberazione, dopo essere stato su questo tema incalzato dal moderatore Oscar Giannino, Berlusconi si alza dalla sedia, si gira di spalle e mostra il risultato del suo trapianto di capelli. Cosa che provoca una vera e propria ovazione in platea.

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