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24.9.06

Berlusconi: «Pronti a scendere in piazza»

Silvio Berlusconi «ricompare» in pubblico dopo un periodo di relativo silenzio e lo fa lanciando strali contro la maggioranza di governo. L'ex premier, a Napoli per la prima festa azzurra, si dice certo che la coalizione guidata da Romano Prodi non arriverà a fine legislatura e che nuove elezioni, sondaggi alla mano, sanciranno la vittoria della Casa delle Libertà e il suo personale ritorno a Palazzo Chigi. «Credo che imploderanno - ha detto Berlusconi -, le loro contraddizioni sono così forti che ho fiducia che non arriveranno al termine della legislatura e avremo presto l'occasione di nuove elezioni, il che vorrà dire vittoria della libertà». Secondo il leader di Forza Italia, la Casa delle Libertà «ha effettuato il sorpasso ed è sopra di sei punti alla rissosa coalizione di sinistra».
TENUTA DELLA CDL - Un'occasione non solo politica, quella di Napoli, ma anche di incontro con la città. Berlusconi infatti ha consegnato la medaglia della «Buona stella» ad alcuni cittadini che si sono distinti per il loro impegno morale e professionale e ha annunciato la consegna di 100mila euro ai ragazzi del quartiere di Scampia per consentire loro di avere una sede e comprare strumenti musicali. Tornando ai temi della politica, Berlusconi ha detto di non avere «nessun timore sull'unità della Cdl e sul suo futuro». «Ci sono dialettiche in corso - ha ammesso -, ma le supereremo». Berlusconi ha parlato dell'esistenza di «un popolo unico del centrodestra, è il grande partito del popolo europeo». «Stanno nascendo - ha aggiunto - nuove voglie di democrazia e di libertà. C'è un gruppo di uomini di cultura che sta preparando un testo per tutti gli elettori che votano per noi, per gli amici di An, per la Lega, per l'Udc di Casini».
IN PIAZZA - «Questo governo è pericoloso per l’Italia - ha tuonato ancora Berlusconi alla platea di giovani napoletani -. Ci opporremo in Parlamento e fuori, in maniera democratica e se sarà necessario riempiremo anche le piazze». A Prodi promette opposizione dura e nessuno sconto. Prevede che «sarà la Finanziaria stessa a darci modo di protestare contro questo governo all’interno del quale esistono forze che si dicono orgogliosamente comuniste e che lanciano diktat anche alle forze moderate come la Margherita che, pur di restare al potere, è costretta ad accettare». Nella coalizione «del male» Berlusconi annovera poi «Di Pietro e il suo giustizialismo, il Prc e il Pdci che ancora manifestano ostilità alla proprietà privata e vogliono uno Stato burocrate».
VITTORIE - Non è mancato un riferimento calcistico nelle parole dell'ex presidente del Consiglio. «Non sono un grande esperto di calcio, ma il presidente che nella storia del calcio internazionale ha vinto di più» ha detto. Il presidente rossonero ha premiato con la medaglia della «Buona stella» il massaggiatore del Napoli Salvatore Carmando, con il quale ha ricordato un episodio risalente al campionato 1990, vinto dal Napoli. Gli azzurri vinsero la partita a tavolino perché una monetina colpì il brasiliano Alemao. «Mi ha fregato uno scudetto» ha scherzato Berlusconi, «accusando» Carmando di aver indotto il giocatore a non proseguire la partita. (www.corriere.it)

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