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20.3.06

E Gesù-Prodi ora promette la felicità pagata dallo Stato

Romano Prodi dunque ha promesso all'Italia «la felicità». Ci crede e ne è entusiasta Roberto Cotroneo sull'Unità. La promessa arriva proprio nelle ore in cui, su "Grazia", è uscita una commovente confessione (privata) di infelicità e solitudine di Emma Bonino. La vedremo, ma prima bisogna chiedersi come Prodi pensa di dare tonnellate di felicità a tutti. Per decreto legge? O farà una commissione? O incaricherà Rosy Bindi, Pecoraro Scanio, Caruso e Diliberto? Ha promesso la felicità che è come garantire - dal 10 aprile - il Paradiso in terra. Non si sarà sbilanciato un po' troppo? Non riesce neanche a spiegare dove troverà le risorse per diminuire di 5 punti il cuneo fiscale sul lavoro dipendente e si lancia in questa mirabolante promessa. Peraltro non richiesta. Agli italiani basterebbe molto meno: un po' di buona amministrazione, strade e treni più veloci, fisco meno oppressivo, mondo islamico meno minaccioso e più libertà dalle burocrazie (anche europee). Ma Prodi se ne infischia di queste aspettative. Sul fisco paventa nuove mazzate, di modernizzazione (com'è la Tav) non parla per non irritare Verdi e comunisti e le burocrazie saranno moltiplicate, con le spese (come emerge dal programma dell'Unione). Però ci promette la felicità. Attenzione, non il diritto alla "ricerca della felicità" ("pursuit of happiness") come afferma la Dichiarazione d'indipendenza americana. Ma la felicità tout court, come se fosse "organizzata" dallo Stato. E questo è il mito marxista. «Non è per la felicità che si fanno le rivoluzioni?», diceva Pasolini. Verissimo. Anche gli sciamannati che a Milano sono andati a bruciare negozi e auto vogliono fare la rivoluzione e darci la felicità. Dio ci scampi. Abbiamo già dato. Il Novecento è stato pieno di rivoluzionari (veri) che volevano costruire il Paradiso in terra e si sono messi a tagliare la testa alla gente edificando lugubri inferni. Il popolo di sinistra prima si aspettava la felicità da Lenin e Stalin, oggi da un ex democristiano, specialista in piastrelle di Sassuolo, che ha collezionato poltrone (e defenestrazioni).

Parte di un articolo di ANTONIO SOCCI tratto da www.libero-news.it

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