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2.4.06

Bari - Cinque secondi per un pezzo d'orizzonte



L'inizio della fine del primo dei tre palazzi del complesso di Punta Perotti alle 10,30 in puntoBarche, folla ed emozione sul lungomare bareseIl sindaco Emiliano e il governatore Vendola: oggi la città ha detto bastaPunta Perotti story

BARI - La fine dell’ecomostro di Punta Perotti a Bari è cominciata in una giornata di sole e tra centinaia di curiosi che da questa mattina hanno cercato di guadagnare le postazioni migliori, anche dal mare, per assistere alle fasi dell’abbattimento del complesso edilizio di circa 300.000 metri cubi di cemento: tre torri alte circa 13 piani edificate ad una distanza inferiore a 300 metri dal mare e posizionate, in parte, in modo da ostruire la vista del lungomare a sud della città. Per questo motivo Punta Perotti venne definita dalle piccole associazioni che le si opponevano «la saracinesca». Alle 10.30 in punto circa 350 chilogrammi di tritolo e 150 detonatori, inseriti negli oltre 1000 fori praticati nei pilastri dell’ edificio centrale, hanno fatto cadere in pochi secondi i due terzi del palazzo principale perpendicolare al mare. L’esplosione dovrebbe aver provocato 35mila metri cubi di macerie. In una nuvola di polvere che ha evocato immagini di guerra, i due terzi del palazzo principale si sono accartocciati su se stessi. Dopo l’esplosione, le parti minate non si sono sbriciolate: a terra sono rimasti tre corpi di fabbrica che dovranno essere disintegrati. Una grossa nuvola di polvere si è allontanata nel retrostante quartiere di Japigia, avvolgendo palazzi e vie come nebbia densa. La nube ha impiegato circa mezz’ora per disperdersi. Nella maggior parte si è depositata su palazzi e vie del quartiere Japigia, rendendo l’area lunare, secondo testimoni. L’abbattimento ora prevede altre due fasi: la seconda esplosione avverrà il 23 aprile per demolire il modulo rimanente del primo palazzo e il secondo fabbricato, quello più vicino al mare. La terza esplosione, infine, avverrà il 24 aprile: l’esplosivo farà saltare l’edificio più lontano dal mare e parallelo alla costa, l’ultimo della lottizzazione. La mappa dei divieti nella zona è scattata poco dopo le 6.30 di questa mattina. Le misure hanno previsto evacuazione e sgombero di persone e automezzi dalle 6.45 sino alle 19, nel raggio di 200 metri dalla zona dell’ esplosione. Sono interessati, in particolare, alcuni uffici del Politecnico ed una abitazione, quella di un ex casellante. Per evitare che lo spostamento d’ aria provocasse danni agli infissi, è stato disposto che in tutti gli edifici della zona (entro 300 metri) fossero lasciate aperte le finestre, con tapparelle e avvolgibili chiuse. Dalle 09.50 è stata sospesa anche la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Bari centrale e Bari Torre a Mare. La Capitaneria di Porto ha disposto una fascia di rispetto di 480 metri dalla terraferma: sono vietati dalle 4 di oggi la sosta, l’ancoraggio, la pesca e la balneazione. E’ stata anche disposta la chiusura dello spazio aereo al momento dell’esplosione con avviso ai piloti di non sorvolare il cilindro dei palazzi nell’area di 300 metri. Alle auto è stato vietata la circolazione in un’ampia zona circostante l’area dei palazzi di Punta Perotti. Il traffico pedonale è stato vietato in un raggio di 300 metri. Ci sono inoltre altri divieti perchè in concomitanza con l’abbattimento si tiene a Bari la gara podistica Vivicittà. In programma, c’è anche il comizio di Gianfranco Fini alle 12,30 in piazza Prefettura, nel centro della città e a poche centinaia di metri dal lungomare.

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