MAFIA in 100mila a Bari per ricordare le vittime
La giornata della memoria "Fuori le mafie dalle nostre vite", "Insieme per ricordare e cambiare", "La legalità non si predica, si pratica". Sono queste alcune delle scritte che campeggiano sugli striscioni. Ci sono gonfaloni dei Comuni di numerose città d’Italia: sono molti quelli che provengono dalla Sicilia e tanti quelli dei Comuni del brindisino e del Salento, dove per lungo tempo ha dominato l’organizzazione di tipo mafioso "Sacra Corona Unita". I giovani hanno usato treno, auto, pullman per raggiungere il capoluogo pugliese e partecipare alla manifestazione, dove ora si scandiscono i nomi delle vittime di mafia. "Difendiamo la verità - gridano i ragazzi - e la cultura della legalità".
D'Alema: "serve una nuova cultura" Nel corteo, tra i sindaci e accanto a don Ciotti, Massimo D’Alema parla di una bellissima manifestazione e sembra quasi meravigliato di tante presenze: "Non avrei mai pensato a una folla di ragazzi così straordinaria. Questa gioventù del Mezzogiorno e non solo vuole qualcosa di più. Occorre sradicare la cultura della mafia attraverso la partecipazione, la pressione e la consapevolezza nei più giovani. Dopo l’arresto di tanti boss, la disarticolazione dei clan, la liberazione di pezzi di territorio - conclude D’Alema - si può restituire il Sud allo sviluppo e al lavoro. È una lotta lunga e difficile ma la si vince solo se c’è una nuova cultura".
Fonte www.ilgiornale.it
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