la CDL non molla, nessun linciaggio ma deve dimettersi
Intervista al Comandante GDF Speciale - Corriere.it
La Procura di Roma apre un'inchiesta - La 7 news
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Province e Comunita' montane nel mirino del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che chiede costi della politica piu' bassi e istituzioni piu' snelle. ''Sulla semplificazione istituzionale vorremmo qualche segnale preciso e semplice, per evitare la spiacevole sensazione che non accade mai nulla. Facciamo, ad esempio, una specie di business plan per l'abolizione delle province'' ha proposto Montezemolo nel corso della sua relazione annuale.
''Cominciamo finalmente a bloccare qualunque richiesta di istituirne di nuove e variamo un progetto condiviso per cancellare quelle esistenti entro qualche anno - ha aggiunto Montezemolo - risparmieremmo molto denaro pubblico, semplificando la vita a cittadini e imprese''. Inoltre Montezemolo ha sottolineato che sarebbe necessare ''stabilire che non si possono accettare comunita' montane a pochi metri d'altezza sul livello del mare. Parlo, per capirci, dell'altezza di un condominio''.
QUOTO IL PRESIDENTE MONTEZEMOLO..CI VORREBBE UN UOMO DEL SUO CARISMA IN POLITICA....MI AUGURO CHE SCENDA IN CAMPO QUANTO PRIMA..
Berlusconi ha poi rivolto un appello agli alleati: "Abbiamo il dovere di continuare a restare in campo, uniti, contrapposti a questa sinistra che non fa bene al nostro Paese. Noi non possiamo dormire sonni tranquilli ma dobbiamo fare un'opposizione rigorose ed intelligente a questa sinistra". Secondo Berlusconi il governo Prodi, che è "sempre diviso su tutto" si comporta come i proverbiali "ladri di Pisa che litigano di giorno e poi rubano insieme la notte. Alla fine, dopo che hanno litigato su tutto, trovano un accordo sul quale c'è il marchio ideologico dell'estrema sinistra, orgogliosa ancora del comunismo - ha aggiunto Berlusconi - che è l'impresa più disumana e criminale della storia umana".
Infine, rivolgendosi ai giovani, ha detto: "Leggete il Libro nero del comunismo e capirete quant'è importante difendere la libertà che è una corda che si allenta, che si incanapisce".
In base alla sua esperienza, è difficile per una donna farsi valere nel mondo del lavoro e nella politica?
"Non ho pagato alcuno scotto per il fatto di essere donna. Le discriminazioni di cui si parla tanto nei confronti delle donne sono qualcosa che non ho mai vissuto, né prima né adesso. So che magari purtroppo non è così per tante donne che lavorano, però io non ho mai avuto alcun tipo di difficoltà e ritengo che le differenze di genere siano assolutamente relative. Quello che conta sono i fatti, le idee, i contenuti. Credo che la differenze di genere sia molto più irrilevante di quanto non si pensi".
Ormai la chiamano tutti 'Michela la rossa'. Le piace come soprannome?
"Non moltissimo... devo dire (ride)".
Perché? D'altronde i suoi capelli sono rossi...
"(ride) ...certamente. Ma non mi piacciono i soprannomi in generale. Però do poca importanza a questa cosa".
Un ballon d'essai? Nè da conto oggi il Foglio: "Nella corte berlusconiana - scrive il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara - circola una notizia credibile perché a propalarla è stato proprio il Cavaliere. La notizia è che Michela Vittoria Brambilla, presidentessa nazionale dei Circoli della Libertà, viene giudicata da Berlusconi come la vera soluzione. Come una donna bella e brava da candidare a Palazzo Chigi".
Secondo il Foglio, Brambilla potrebbe essere il frutto di una incubazione dell'ex premier e leader di Forza Italia. Una candidatura che potrebbe non essere un ballon d'essai, scrive il quotidiano. Intanto, perchè Brambilla "assomiglia molto al capo".