: Politica Libera :

Blog QUOTIDIANO dedicato alla Politica ITALIANA.On line da febbraio 2006

28.2.07

Prodi ce la fa ...ma il futuro come sarà?

Favorevoli 162,contrari 157 - Corriere

Follini fischiato (e hanno fatto bene!) ,propone un'alleanza tra Udc e Sx Riformista - Corriere

"Non solo non hanno la maggioranza nel Paese, ma hanno snaturato la maggioranza uscita dalle urne". Secondo alcune fonti parlamentari, Berlusconi avrebbe commentato, la fiducia ottenuta oggi dal governo Prodi al Senato. responsabilità di Follini. "Il suo voto - avrebbe detto - è determinante per mantenere in vita il governo". Il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, ha poi smentito le voci, e ha annunciato che il leader di Forza Italia "dirà quello che deve dire domani".

Berlusconi: faremo primarie nella CDL - FI

25.2.07

Giornata POLITICA del 25 febbraio 2007

24.2.07

Berlusconi: non ha i numeri sarà un'agonia


E' "agonia" la parola scelta dal centrodestra per descrivere il rinvio di Romano Prodi alle Camere deciso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Parlano di "agonia" Silvio Berlusconi, il portavoce di An Andrea Ronchi e anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, tutti convinti che l'Unione non si sia davvero ricompattata e che fatta l'eccezione di Marco Follini, non abbia neppure conquistato quei voti centristi in grado di garantirle una maggioranza più solida.

"A sinistra concordia impossibile". "Non credo - commenta il leader di Forza Italia - che questa sinistra potrà mai trovare la concordia per operare bene nella direzione delle riforme di cui il Paese ha necessità". "Credo che l'agonia continuerà - aggiunge - mi auguro che non continui ancora a lungo, ma dico che dobbiamo lavorare in profondità nei confronti dei nostri cittadini perché si consolidi in loro una certezza, quella dell'inadeguatezza di questa sinistra ad essere forza di governo e dell'adeguatezza del centrodestra.

Berlusconi lancia sospetti. Berlusconi, pur senza fare espressamente il nome di Marco Follini, getta poi pesanti sospetti sulla scelta dell'ex leader dell'Udc di annunciare il suo sostegno a Romano Prodi. La sinistra, afferma il leader della Cdl, "avrà i numeri per governare soltanto se riuscirà a portare dalla sua parte, pagando pesantemente questo tradimento, qualcuno degli eletti del centro destra". "Il governo - dice ancora Berlusconi - ha dovuto presentare le dimissioni, e oggi attraverso il mercato del voti (siamo in un momento veramente oscuro della nostra storia democratica), un mercato in cui ballano i nomi di questo o quell'altro eletto della Casa delle Libertà, questa maggioranza ha garantito al presidente della Repubblica di avere i numeri che non ha avuto nella recente votazione sulla politica estera".

Napolitano non è in discussione. A parlare di "agonia" è anche il portavoce di An Ronchi. Il parlamentare ribadisce di avere "pieno rispetto per l'operato del presidente della Repubblica", ma sostiene che la scelta del Quirinale non potrà che "proseguire l'agonia di un governo che non ha la maggioranza in politica estera". "Quello che ci interessa di più - aggiunge Ronchi - è l'agonia di un Paese che non ha una guida sicura. Questo governo non ha né i numeri né l'omogeneità politica per governare questo Paese".

Cesa insiste sulle larghe intese. Molto simili le valutazioni espresse dal segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. "Rispettiamo le decisioni del Capo dello Stato - dice - ma a rimetterci sarà il Paese". "Il problema - prosegue - è che adesso andremo incontro ad un periodo buio e all'agonia di questa maggioranza. Auspicavamo un governo di larghe intese, ma non è stato possibile. Assisteremo all'agonia della maggioranza perchè sia sul piano numerico che di quello politico questa maggioranza non esiste". Quanto alla scelta dell'ex compagno di partito Follini, Cesa si limita a commentare: "Faccia quello che vuole, l'Udc è impegnato per rafforzare il centro moderato, ma non tradirà mai gli elettori".

Calderoli scrive al Colle. Nella Cdl, l'unico a battere su un tasto diverso è il leghista Roberto Calderoli, che presa carta e penna ha scritto a Giorgio Napolitano. "Caro presidente - afferma nella lettera l'ex ministro - oceani ideologici e di modi di essere ci separano, ma ciò nonostante sai bene che nutro per te sincera stima e simpatia. Ci conosciamo ormai da più di 15 anni e per questo mi sento di poterti scrivere e di farti questa supplica: restituisci la parola al popolo prima che sia troppo tardi".

"Prodi come un kamikaze". "Come si può rinviare Prodi - si domanda poi retoricamente Calderoli - dopo che, per ben due volte, in meno di un mese, è stato mandato sotto dalla sua stessa maggioranza? Il dibattito sulla politica estera di mercoledì scorso, ancorché non espressione di una crisi formale, era già un rinvio alle Camere, ovvero al Senato, che tu stessi avevi sollecitato espressamente al premier. E ora intendi mandare il kamikaze Prodi alla ricerca di un'incerta fiducia al Senato? Ma basata su che cosa? Sui 'dissidenti' che, inspiegabilmente, rientrano nei ranghi?".

FONTE. WWW.REPUBBLICA.IT

Berlusconi: hanno fatto il mercato dei voti

Il leader di Forza Italia sul reincarico al Prodi: «Hanno i numeri grazie agli eletti della Cdl. Ma l'agonia della sinistra continuerà»


Il leader di Fi, Silvio Berlusconi (Di Vita)

Nel giorno della riconferma di Prodi, torna il Berlusconi da battaglia. La sinistra - attacca l'ex premier - «avrà i numeri per governare soltanto se riuscirà a portare dalla sua parte, pagando pesantemente questo tradimento, qualcuno degli eletti del centrodestra». Il Cavaliere usa toni pesanti quando si riferisce all'arruolamento di Follini sotto le bandiere dell'Unione: «Siamo in momento oscuro della nostra storia democratica perché oggi la sinistra, credo attraverso il mercato dei voti in cui ballano i nomi di questo o quell'altro eletto nella Cdl, ha garantito al presidente della Repubblica di avere i numeri».
Berlusconi è convinto che i problemi per Prodi non siano comunque finiti. «Non credo - ha detto il leader di Forza Italia in collegamento telefonico con la Conferenza programmatica dei giovani di FI a Fano - che questa sinistra potrà mai trovare la concordia per operare bene nella direzione delle riforme di cui il Paese ha necessità».

BERLUSCONI - «Staremo a vedere cosa succede -ha detto ancora Berlusconi ai giovani azzurri-, se questo governo continuerá ad operare, i danni saranno ulteriormente amplificati perché si minaccia di cambiare tutto ciò che abbiamo fatto in cinque anni, come lavoro, scuola, sistema delle pensioni». Secondo Berlusconi, «oggi putroppo abbiamo una situazione che non ci garantisce piena libertá e condizioni per sviluppare tutte le nostre attivitá in economia e libero mercato. Siamo stati governati da due fazioni, moderati e riformisti, e dagli estemisti-radicali-massimalisti di sinistra, che subiscono diktat dalla sinistra estrema che ancora si fregia del simbolo di falce e martello e del nome di comunista. Siamo l'unico Paese occidentale ad avere dei comunisti al governo».

CESA - «Rispettiamo le decisioni del Capo dello Stato, ma a rimetterci sarà il Paese - è stata la reazione del segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa -. Il problema è che adesso andremo incontro a un periodo buio e all'agonia di questa maggioranza. Auspicavamo un governo di larghe intese, ma non è stato possibile. Assisteremo all'agonia della maggioranza perché sia sul piano numerico che di quello politico questa maggioranza non esiste».

Cesa: «Follini trasformista, mi ha deluso»
Il segretario dell'Udc all'attacco: «Non pensavo facesse questo passo. Noi non lo seguiremo»

Marco Follini  (Ansa)

La mossa di Marco Follini fa discutere e divide i Poli. La Cdl è tentata di dargli del «traditore» mentre l'Unione lo saluta come un «salvatore». Si dice deluso da Follini il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, che commenta così la scelta dell'ex segretario centrista di dare la sua disponibilità a votare la fiducia al governo Prodi: «Non pensavo facesse questo passo. Fenomeni di trasformismo come questi non fanno bene né alle persone né a chi le promuove».

CDL ALL'ATTACCO - Cesa sgombra il campo da possibili ipotesi di appoggio, da parte dell'Udc, all'Unione: «Follini ha detto che lo seguiremo? Stia tranquillo - risponde Cesa - noi siamo lì e resteremo con coerenza nel centrodestra». Anche Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, è rimasto sorpreso dal salto del fosso dell'Harry Potter della politica italiana: «Ho sempre considerato Marco Follini un alleato scomodo, ma leale e intelligente. E confido, col massimo rispetto per la scelta che si appresterebbe a fare, che la sua intelligenza lo porti a un surplus di riflessione sulla decisione di votare la fiducia al governo Prodi». Velleitario lo giudica Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza Nazionale: «In un governo fortemente spostato a sinistra, è molto presuntuoso pensare che con il suo voto Follini riesca a spostare l'esecutivo verso il centro».

APPLAUSI DA SINISTRA - Attestati di stima al leader dell'Italia di mezzo arrivano invece da sinistra. Il ministro Bersani è entusiasta del nuovo rinforzo: «Stimo Follini già da un bel po' di tempo e non solo per le interviste rilasciate oggi». Il leader della Margherita Rutelli si sente più forte: «Fatto molto importante è la presa di posizione di Follini in certi momenti della vita pubblica, contano i numeri, ma conta assai più la politica».


FONTE CORRIERE DELLA SERA - www.corriere.it

Giornata POLITICA del 24 febbraio 2007

Crisi di Governo, Napolitano rinvia Prodi alle Camere - Corriere

FOLLINI tradisce la CDL, e appoggia Prodi - Corriere

I 12 punti non negoziabili di Prodi - Corriere

Replica dell' ala estrema, sì a 11 - Corriere

Berlusconi:no ad una riedizione di Prodi - Corriere

Berlusconi attacca Veltroni - Corriere

Il Video di Berlusconi al Colle






Berlusconi: un Prodi -bis avrà vita breve -Il Giornale

Curcio, fondatore delle BR terrà una conferenza contro la Biagi - Il Giornale


COMMENTO PERSONALE

I democristiani non si smentiscono mai, fanno di tutto per restare a galla.
Sono contento che Casini non abbia fatto altrettanto e mi auguro che almeno lui non rinneghi.
Follini quando era VicePremier nella scorsa legislatura attaccava senza sconti la sinistra ed ora che fa? Si mette nella stessa coaliazione con Diliberto, Giordano, con il popolo del NO....
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Vi consiglio se avete tempo la visione di questo filmato disponibile on line su You Tube

http://youtube.com/watch?v=srXE80aH9tg






20.2.07

Sospensione TEMPORANEA

La pubblicazione degli articoli è interrotta da oggi 20/2/2007 al 25/2/2007.

SCUSATE IL DISAGIO

Mr. Cherokee

In questi giorni per essere costantemente informati vi consiglio di andare su questi link:

www.ansa.it

www.corriere.it

www.repubblica.it

19.2.07

Giornata POLITICA del 19 febbraio 2007

18.2.07

Giornata POLITICA del 18 febbraio 2007

16.2.07

Giornata POLITICA del 17 febbraio 2007

14.2.07

Intervento alla Camera dell' On. Bondi (FI)

Intervento integrale dell On. Sandro Bondi alla Camera il 14/2/2007

La dettagliata relazione del ministro Amato ha confermato che le nostre forze dell'ordine, carabinieri e polizia, e i nostri servizi segreti, a cominciare dal Sisde, sono in grado di garantire la sicurezza dello Stato e dei cittadini da una minaccia eversiva che, a trent'anni dalla stagione delle P-38, resta purtroppo concreta e attuale, come se il tempo non fosse passato. Agli apparati dello Stato che vigilano sulla nostra vita democratica, e ai quali non abbiamo mai fatto mancare il nostro leale sostegno, va dunque il ringraziamento forte e convinto di Forza Italia e del suo gruppo parlamentare. Ma la domanda che dobbiamo subito porci, cari colleghi, è se - a fronte dello strenuo impegno delle forze dell'ordine - la politica ha fatto interamente la sua parte nel recidere ogni legame con i gruppi eversivi e nel togliere ogni spazio di sopravvivenza a chi propugna ancora la rivoluzione armata in nome del marxismo-leninismo. Io sono convinto che dal Parlamento della Repubblica, oggi, debba uscire una risposta forte, chiara e unitaria da parte di tutte le forze democratiche al rinascente terrorismo rosso, ma davanti a un pericolo eversivo che si ripresenta con una impressionante carica di pericolosità, ritengo che non sia utile rifugiarsi nelle solite � scontate - invocazioni all�unità, perché l'unità non è un valore se non è fondata sulla verità. E la verità che si è affermata in questi anni sento il dovere di dirlo, non per aprire una sterile polemica, ma per scongiurare che si ripetano gli atteggiamenti ambigui e le rischiose contiguità che hanno caratterizzato l�atteggiamento di una parte della sinistra nei confronti dei reduci degli anni di piombo, anche nei confronti di coloro che non hanno mai rinnegato la loro appartenenza alle formazioni terroristiche. Sembra quasi che si sia voluto calare un velo di oblio sulle responsabilità di tanti uomini e donne che avevano scelto di dedicare la propria vita all'idea e alla pratica dell'insurrezione rivoluzionaria e alla lotta armata per il comunismo. Si è voluto dare per morto il mostro brigatista mentre questo dimostrava, con gli omicidi di due servitori dello Stato, i giuslavoristi D'Antona e Biagi, di essere ancora perfettamente vivo, se non vitale come trent'anni fa. E si è fatto, purtroppo, di più e di peggio, dando l'impressione di tenere in considerazione più i responsabili degli anni di piombo che la memoria e la concreta solidarietà ai familiari delle loro vittime.

E' uscito un libro, recentemente, che raccoglie le testimonianze di padri, madri, mogli e figli degli uomini morti sotto il fuoco br, un libro che la invito a leggere, signor ministro, perché contiene storie di umiliazioni gratuite e di disinteresse da parte dello Stato verso persone che hanno pagato con la distruzione della loro famiglia il conto di una stagione di follia ideologica e sanguinaria. Questa gente chiede ancora giustizia e attende un segnale da parte dello Stato e della politica. Ci vuole un soprassalto di responsabilità per ristabilire la verità sul passato e per costruire un futuro in cui non occorra più spargere il sangue per difendere la democrazia.

E un primo segnale forte potrebbe arrivare proprio da lei, ministro Amato: sfratti subito dal suo ufficio al ministero dell�Interno l�ex brigatista Roberto Del Bello, segretario particolare del suo sottosegretario, Francesco Bonato, di Rifondazione Comunista. E� intollerabile che un ex terrorista, condannato a quattro anni con sentenza passata in giudicato, abbia un ufficio e una scrivania al Viminale, laddove si muovono le fila delle più delicate inchieste sull�eversione. MA VI RENDETE CONTO DELL�ENORMITA� E DEL SIGNIFICATO MORALE DI QUESTA VICENDA?

Debbo anche ricordare, solo per fare un altro triste esempio, che a Giovanni Senzani, ideologo delle Br negli anni '80, che mai si è pentito, è stato commissionato in Toscana un progetto pubblico di "cultura della legalità".

La sinistra, dunque, ha il dovere di aprire una seria riflessione sul fatto che a trent'anni dal '77, l'anno più tragico della stagione del terrore, nel nostro Paese c'è ancora chi è pronto a uccidere in nome del comunismo. C'è ancora troppa ambigua tolleranza nei confronti di centri sociali che rischiano di trasformarsi in santuari eversivi, e troppi cattivi maestri si sentono autorizzati e incoraggiati a salire ancora in cattedra, in politica e perfino nelle istituzioni. Dalla relazione del ministro dell'Interno emerge poi un'altra terribile verità, e cioè che il nucleo brigatista smantellato mentre era in procinto di agire, è composto da vecchi arnesi dell'eversione (che hanno trovato a Parigi un comodo rifugio per preparare una nuova stagione di sangue), e da nuove leve del terrorismo, giovani nati negli anni '80 che erano pronti a compiere il tragico salto dal movimentismo alla lotta armata. C'è un filo rosso dell'eversione, dunque, che non è mai stato reciso. E deve far riflettere che quasi la metà degli arrestati appartenessero alla Cgil. Questo dimostra che l'eversione ha ancora radici perfino nel sindacato, che pure negli anni '70 seppe diventare un baluardo della legalità democratica, e che è giunto il momento di alzare definitivamente una diga a sinistra, isolando tutte quelle zone grigie in cui l'estremismo politico rischia di degenerare in terrorismo.Devo rilevare con amarezza, purtroppo, che una parte della sinistra radicale sembra più preoccupata dalla buona riuscita della manifestazione antiamericana di Vicenza che dal riapparire della minaccia terroristica. Non ha, evidentemente, insegnato nulla che uno dei brigatisti arrestati si era già distinto, in prima fila, nella protesta anti-Tav in Val di Susa. La sinistra estrema parla ancora il linguaggio della lotta totale a vari livelli con una intensità per cui la violazione della legge e della vita possono diventare l'atto più coerente e definitivo. Soltanto in Italia, tra tutti i Paesi che lo hanno conosciuto, il terrorismo rosso è ancora attuale, ha ucciso e minaccia di uccidere. Quando affermiamo che vi è ancora in Italia una matrice rivoluzionaria che fa del nostro Paese una eccezione in Europa, non cadiamo in un eccesso di anticomunismo, ma descriviamo semplicemente la realtà. Vi è una cultura in Italia che mantiene la tensione eversiva con parole eversive e che ha creato negli avversari politici la figura del nemico da abbattere. Purtroppo attorno alle parole spesso nascono i fatti: e la violenza verbale in Italia aiuta a produrre la volontà e l'atto della violenza reale. Per questo non ci meravigliamo che le Brigate Rosse considerino gli avversari politici e gli studiosi riformisti l'obiettivo da abbattere.

Le condanne rituali, dunque, non bastano più, bisogna dare segnali concreti alle nuove generazioni, segnali che educhino alla legalità e alla difesa dell'ordine e della democrazia.
E concludo con un'altra nota sconfortante: in queste ore, da parte di qualcuno, si è ancora una volta cercato di imputare al leader dell'opposizione democratica, il presidente Berlusconi, primo obiettivo del nuovo terrorismo, un linguaggio che avrebbe incitato all'odio. Questo ribaltamento della verità rientra perfettamente nella vostra tradizione e nella vecchia lezione leninista che vi porta continuamente a mistificare la realtà.
Che cosa è se non questa mentalità che vi autorizza ad attaccare il leader dell�opposizione, nel giorno stesso in cui si scopre che è il primo bersaglio del terrorismo, senza che nessuno di voi abbia sentito il dovere di esprimergli (tranne Mastella e Rutelli) la propria solidarietà, a Berlusconi e al suo partito, come noi avremmo fatto!.

Ancora una volta, e in un momento che più di sempre richiederebbe spirito unitario e senso di responsabilità, si è cercato di ribaltare la verità. Quella verità storica e politica, cari colleghi della sinistra, senza la quale non sarà mai possibile far diventare l'Italia un Paese normale.

Giornata POLITICA del 15 febbraio 2007

BR: Continuano gli arresti a Milano - Il Giornale

Fini: un errore criminalizzare la CGIL - Il Giornale

Il dopo Congresso DS - Correntone DS , PRC, PDCI e Verdi insieme sotto il nome Sinistra Socialista - Affari


11.2.07

Difendi la tua libertà














“Purtroppo ci troviamo ad essere l’unico Paese occidentale guidato da un governo che comprende dei partiti comunisti. Anzi, un governo in cui la sinistra radicale e massimalista ha sempre la prima e l’ultima parola, come è dimostrato da questi primi nove mesi di legislatura, trasformati dall’Unione in un calvario per tutti i cittadini. Anche per quelli che in buona fede hanno votato a sinistra.
Il primo comandamento dei comunisti vecchi e nuovi resta sempre lo stesso: più tasse e meno libertà. Per questo è necessario rafforzare l’opposizione democratica e liberale contro il partito del fisco selvaggio e della controriforma, per arginare una deriva che rischia di farci tornare pericolosamente indietro e di perdere il treno della modernità su cui noi avevamo incamminato il Paese.

Forza Italia non è solo il partito di maggioranza relativa, al quale gli ultimi sondaggi attribuiscono un consenso del 33 per cento: è molto di più, perché rappresenta il vero, grande baluardo della libertà e del rinnovamento morale e civile dell’Italia.
La presenza di Forza Italia come saldo baricentro della politica italiana ha scongiurato il rischio di un salto nel buio, impedendo che la nostra democrazia finisse schiava di quel pensiero unico e illiberale che è ancora predominante nei partiti della sinistra.
Le elezioni dell’aprile scorso, su cui grava pesantemente l’ombra di brogli e imbrogli inconfessabili, hanno reso quel pericolo di nuovo attuale, e gli italiani se ne sono subito accorti, tanto che il governo Prodi è precipitato in tempi record al minimo storico della fiducia dei
cittadini (26,8%), taglieggiati da una Legge Finanziaria paradossale che ha impoverito il Paese, non per riaggiustare i conti dello Stato
che erano già in ordine, ma per alimentare le clientele e foraggiare la giungla del sottopotere.

Il governo Prodi, unito solo dal collante del potere e ormai dal terrore del giudizio popolare, con le sue contraddizioni e col suo caotico procedere, sta distruggendo la credibilità dell’Italia in politica estera e sta attuando sul fronte interno una permanente vendetta sociale, sotto la dittatura antistorica delle sue frange più estreme.
E’ necessaria, dunque, da subito, una mobilitazione di tutti coloro che amano la libertà e il progresso, in difesa delle riforme del nostro governo, che la sinistra sta cancellando una ad una, nonostante i risultati positivi che queste leggi hanno permesso di raggiungere in settori cruciali come lavoro, pensioni, grandi opere, scuola, università e immigrazione.
Dobbiamo impedire che questo governo continui a saccheggiare il nostro presente e il nostro futuro.
Per questo Le chiedo di impegnarsi con noi in questa battaglia decisiva dando la Sua adesione a Forza Italia, la forza politica che ha sempre lottato per rinnovare la politica e salvaguardare ogni singolo cittadino dal predominio dello Stato. L’antico vizio della sinistra è quello di alzare le tasse per favorire la spesa pubblica improduttiva e i comportamenti parassitari; noi vogliamo esattamente il contrario.

Se Lei deciderà di iscriversi a Forza Italia si unirà a noi per riprendere insieme il cammino della modernità e delle riforme e per dare vita ad una nuova stagione di libertà.
Forza Italia e i Circoli della Libertà, che stanno nascendo in ogni angolo del Paese, sono la nuova frontiera della politica, della società e della cultura e aprono una prospettiva storica in grado di salvaguardare i valori fondanti della nostra civiltà e garantire un solido e sereno futuro ai nostri figli. Ogni grande progetto necessita di un forte e diffuso sostegno e dunque abbiamo bisogno anche di Lei, nella convinzione che oggi più che mai l’adesione a Forza Italia sia un avviso di sfratto al peggior governo della nostra storia repubblicana ma soprattutto una scelta di libertà e di progresso.
Se anche Lei, come me, come tutti noi, coltiva nel cuore l’amore invece che l’odio, l’altruismo invece che l’invidia, l’indulgenza invece che l’intolleranza, il rispetto e l’apprezzamento per gli altri invece che l’astio e il livore, si unisca a noi e scelga la libertà invece della sottomissione al governo della sinistra, alla sua oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria.
Venga anche Lei con noi in Forza Italia, la forza dell’amore, la forza della libertà.”

Silvio Berlusconi

Giornata POLITICA del 11 febbraio 2007

10.2.07

Giornata POLITICA del 10 febbraio 2007

9.2.07

Giornata POLITICA del 9 febbraio 2007

8.2.07

Giornata POLITICA del 8 febbraio 2007

Caso Calipari, si applichi il Trattato - Repubblica

PRC: Complotto Vaticano-USA - Affari

PACS, vertice a Palazzo Chigi, domani il testo - Corriere

Ma quanti ex nelle file dell'Unione ??? - Il Tempo



DOMANI PUBBLICHEREMO
UNO SPECIAL SULLA
POLITICA PUGLIESE

7.2.07

Giornata POLITICA del 7 febbraio 2007

6.2.07

Giornata POLITICA del 6 febbraio 2007

Berlusconi: i gay tutti a sinistra - Corriere

Luxuria: coglioni e gay - Repubblica

Bertinotti su Caruso: Problemi suoi - Corriere



Commento:

La replica di Bertinotti su Caruso è un'altra fotografia di chi ci governa, persone che non hanno un minimo di cultura delle istituzioni.

ANDATE A CASA, SIETE INDEGNI DI RAPPRESENTARE I CITTADINI, DEPUTATI COME CARUSO DOVREBBERO ESSERE COSTRETTI ALLE DIMISSIONI DOPO FRASI DEL GENERE....

5.2.07

CARUSO (PRC) la vergogna del Parlamento

"Con l’intervista rilasciata al Corriere della Sera di oggi Francesco Caruso ha davvero passato il segno e ha dimostrato, ancora una volta, di essere una vergogna per il parlamento italiano. Proprio nel giorno del funerale dell’agente Raciti, che dovrebbe essere il momento del rispetto e del silenzio, Caruso decide di istigare l’odio contro la polizia con le sue dichiarazioni farneticanti". Lo ha affermato Beatrice Lorenzin, Coordinatore Nazionale dei giovani di Forza Italia, commentando l’intervista di oggi di Caruso e sottolineando: "Le sue parole, che fanno seguito a scritte sui muri delle citta’ italiane che inneggiano allo scontro tra polizia e ultras, contribuiscono a creare un clima di tensione e di odio nei confronti di chiunque indossi una divisa, ricordando una tragica contrapposizione tra giovani in divisa e giovani per strada". "L’idea di riprendere in considerazione la proposta di Rifondazione Comunista di identificare le forze dell’ordine, inoltre, ci appare gravissima. Oltre alla caccia al poliziotto negli stadi ci manca solo che gli possano dare la caccia anche sotto casa".

E’ inammissibile che un deputato della Repubblica italiana, nel giorno dei funerali di un umile servitore dello Stato, si permetta di porre sullo stesso piano poliziotti ed assassini. Il Presidente della Camera e segretario di Rifondazione comunista dovrebbe ufficialmente stigmatizzare il comportamento di Caruso". Lo ha affermato la parlamentare azzurra Isabella Bertolini commentando le dichiarazioni del parlamentare di Rifondazione Francesco Caruso, pubblicate questa mattina su ’Il Corriere della Sera’.
"La conosciamo bene la cultura della legalita’ del Sig. Caruso e delle frange estremiste che lui rappresenta. Del resto lui rappresenta, in Parlamento, quelle migliaia di facinorosi che, al G8 di qualche anno fa, misero a ferro e fuoco l’intera citta’ di Genova. Ringraziamo Rifondazione per averci donato questo campione di democrazia." "Il ’black block’ Caruso chiede che i poliziotti rechino un numero identificativo sul casco per essere individuati in caso di violenze gratuite. Iniziamo a togliere i passamontagna agli amici di Caruso che, loro si, sono nemici della democrazia e dell’ordine pubblico". "Al peggio non c’e’ mai fine, Caruso e’ piu’ innocuo quando pianta la marjuana a Montecitorio... ed e’ tutto dire. Come deputato, come donna, come italiana, sono vicina ai familiari dell’ispettore Capo Filippo Raciti, il cui sacrificio ha commosso l’Italia intera".
VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA CARURO E TUTTI GLI ESTREMISTI CHE INNEGGIANO ALLA VIOLENZA AGLI STADI.


POLITICA LIBERA E' DALLA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE, UNICI GARANTI DELLO STATO,SIMBOLO DI SICUREZZA PER I CITTADINI.



4.2.07

Giornata POLITICA del 5 febbraio 2007

3.2.07

Giornata POLITICA del 3 febbraio 2007

2.2.07

Giornata POLITICA del 2 febbraio 2007