Voto in primavera?
Il voto a primavera, federazione e poi partito unico - Il Giornale
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Il Cav corteggia Mastella - Repubblica
Blog QUOTIDIANO dedicato alla Politica ITALIANA.On line da febbraio 2006
L'ex premier smentisce le indiscrezioni sulla nascita di un nuovo movimento: «Forza Italia è insostituibile» | |
È di buon umore, signora Michela Vittoria Brambilla. «Perché, scusi: come dovrei essere?». Magari un po’ dispiaciuta. Poche ore fa, Silvio Berlusconi, dopo averla indicata nei mesi scorsi sua erede alla guida di Forza Italia, l’ha improvvisamente ridimensionata. «Silvio? Mi ha ridimensionata?». Il Cavaliere ha detto che «fortunatamente, all’interno di Forza Italia, di donne valide ce ne sono comunque tante...». «Veramente non ha detto solo questo... ». Cos’ha aggiunto? «Che ho carattere, volontà e capacità comunicativa. E lei mi vorrebbe vedere con il broncio dopo simili complimenti?». Dica la verità: un filino di delusione... «Delusa, io? Sa quanti Circoli della Libertà ho fondato in sette mesi?». Decine... «Cinquemila. E gli ultimi due proprio qui, a Courmayeur. La mia attività politica, se permette, va avanti alla grande». Ecco, appunto: non sarà, signora Brambilla, che sta spingendo un po’ troppo sull’acceleratore? Il senatore Marcello Dell’Utri, per esempio, che pure aveva fondato un altro genere di circoli, dicono sia piuttosto seccato e... «È un po’ che non lo sento, Dell’Utri. Ma dov’è il problema? La mia missione è precisa: ascoltare e poi aggregare i cittadini stanchi della politica di questo governo. Certe polemiche, giuro, mi sfuggono». Le sono parecchio ostili, secondo alcuni osservatori di Fi, anche Tremonti e Cicchitto. «L’ho sentito dire. Mah... come vuole che commenti? Tremonti è una risorsa... ». E Cicchitto? «Lui è il coordinatore del partito e...». Vice-coordinatore. «Beh, mi sembra stia comunque svolgendo un buon lavoro. Sì, lo so: i giornali riferiscono certe sue considerazioni non proprio lusinghiere nei miei confronti. Quando però l’incontro, mi creda, è sempre molto gentile. Spero non finga...». Lei, signora, non è amata all’interno di Forza Italia. «Guardi, io nemmeno li conosco bene, i deputati e i senatori. Mai andata a cena con uno di loro». Nemmeno con Silvio Berlusconi? «Beh, no, che c’entra... Con Silvio mi è capitato, questo privilegio... Però, scusi, senta una cosa: qui lei mi sta facendo fare la figura di una molto antipatica che va a cena, se capita, solo con il capo...». Invece? «Ho anche molti amici. Persino fuori da Forza Italia». Tipo? «Il senatore a vita Francesco Cossiga. Lui è particolarmente affettuoso, con me: ogni volta che vado da Bruno...». Vespa? «Sì, certo... ogni volta che vado come ospite da Bruno Vespa o a Ballarò, lui poi mi telefona emi dice di continuare a mordere, di non mollare». Infatti lei non molla: ha fondato anche una televisione e un giornale. Senza considerare che era già imprenditrice di successo e presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio... «È una colpa saper lavorare 18 ore al giorno?». Aldo Grasso, dopo averla vista all’opera nella sua tivù, ha però scritto sul Corriere che sembra Wanna Marchi. «L’ho preso come un complimento». Ma no? «Ma sì... Senta: lo so bene che ha fatto schifezze di ogni genere, la Marchi. Mediaticamente, però, è una fuoriclasse. Per me, a livello di pura tecnica televisiva, resta un modello». Casini, quando seppe che lei, signora, era stata indicata da Berlusconi alla sua successione, disse: «Spero sia uno scherzo poco serio». «Nel frattempo, mi sembra che anche Casini dimostri finalmente qualche velleità in meno di leadership... Dev’essersi convinto che, per adesso, Berlusconi resta dov’è». Fini ci ha discusso, recentemente, con Berlusconi. Lo accusa di non voler fare il partito unico. «Fini stia tranquillo. Il nuovo grande partito che dovrebbe riunire il centrodestra sta, di fatto, già nascendo tra la gente ». Tra la gente dei suoi circoli? «I circoli sono gli embrioni del nuovo partito». Come reagisce quando la chiamano «rossa salmonata»? «Credo giochino sul fatto che una delle mie aziende tratta prodotti ittici. Sono invidiosi. Sul mio look, d’altra parte, s’è aperto da tempo una specie di dibattito. Il colore dei capelli, i tacchi...». E non solo, signora. «Lo so. L’Espresso pubblicò una pagina intera con una mia foto, scattata durante un fuori-onda di Porta a Porta. Avevo accavallato le gambe, si vedeva il bordo delle calze autoreggenti. Patetici ad attaccarmi sulla biancheria intima, non trova? ». Sempre sposata, con un figlio di tre anni, e 14 cani, 24 gatti, 2 asini, 200 piccioni, tre galline e 4 caprette? «Le caprette sono diventate 7». Ultime domande. Cosa pensa di Walter Veltroni? «Nel centrosinistra, mi sembra l’unico avversario possibile per Berlusconi». Berlusconi dice che, quando entra lei, Bondi comincia a sudare. È vero? «Sandro mi vede e suda? Oh Dio, no... non me ne sono mai accorta...». Fabrizio Roncone - www.corriere.it |
Sugli assetti futuri dell'alleanza, Casini avverte l'ex premier e alleato di Forza Italia: "Il centrodestra non è mica proprietà di Berlusconi. Se lo deve mettere in testa, il mio amico Silvio". E pur ammettendo che "è forte, molto forte" e che vorrà ancora fare il premier, Casini ritiene che "una certa discontinuità sia necessaria, quindi farò di tutto per convincerlo del contrario. Magari lo convinco, perché escluderlo"?
Berlusconi "si rassegni", non è "il padrone del centrodestra", serve "discontinuità": Pier Ferdinando Casini, intervistato da "Libero", replica così all'intervista del presidente di Forza Italia a "Tempi", nella quale il Cavaliere pronosticava per l'Udc un ritorno nella Cdl. Casini premette di essere stufo dei continui esami di fedeltà al centrodestra cui viene sottoposto e di cui attribuisce una responsabilità a Marco Follini ("l'Udc dovrebbe chiedergli i danni: il suo ribaltone autorizza i cattivi pensieri"). Il leader centrista ammette però di aprire una linea di credito a Rutelli che "é in difficoltà a fare politica con Rifondazione e il resto della sinistra radicale". Per Casini, del resto, il pensiero del leader Dl è "di centro, non di sinistra".
Il Pd, per il modo in cui sta nascendo, non é un "modello da seguire" ma all'interno, secondo il leader Udc, ci sono personalità con le quali dialogare: "Lo fa Berlusconi, lo faccio anch'io", dice. Casini non esclude che vi possa essere tra Veltroni (che è "in stress d'attesa") e Berlusconi un comune interesse ad andare alle elezioni l'anno prossimo. Casini ritiene urgente che Prodi vada a casa, ma sottolinea che l'alternativa "si costruisce in Parlamento" e non con la teoria della 'spallata' che è "la vera assicurazione sulla vita per Prodi". Vista la quantità di elettori moderati delusi da Prodi, inoltre, "il centrodestra dovrebbe ringraziarmi, non preoccuparsi degli incontri che faccio". Il discorso si sposta quindi sulla intenzione di Berlusconi di mantenere la leadership del centrodestra: "Berlusconi - premette - è forte, molto forte. Ma io ritengo che una certa discontinuità sia necessaria, quindi farò di tutto per convincerlo del contrario". Forza Italia e Berlusconi fanno il pieno di voti, ma per Casini "questo non basta": "Il centrodestra non vince solo se è il fortilizio del Cavaliere".
Comunque, "il centrodestra non è mica di proprietà di Berlusconi. Se lo deve mettere in testa il mio amico Silvio". Casini parla poi del progetto di grande centro insieme a Mastella, sottolineando che si tratta però "di intercettare ambienti" più che unire classe dirigente, e che non si tratta di dar vita a un 'terzo polo', ma piuttosto a un nuovo bipolarismo che garantisca "alternanza di governo" senza subire il "ricatto delle estreme". Per favorirlo, sottolinea, serve il sistema elettorale tedesco. A Forza Italia, Casini chiede di non "aver paura" dato che quel sistema non danneggia né il partito di Berlusconi né la Lega. Quanto all'opposizione di Fini (di cui dice "ha le carte in regola" per candidarsi al Campidoglio), Casini afferma: "Evidentemente si è pentito della legge che ha votato". Comunque, per Casini, non va fatta una legge elettorale tanto per farla: "O la facciamo bene oppure si vada al referendum".
IL PRC AVREBBE DOVUTO GIA' CACCIARLO - "Avrebbero già dovuto cacciarlo": Pier Ferdinando Casini, intervistato da 'Libero', commenta così, in una intervista a 'Libero', la vicenda delle dichiarazioni di Francesco Caruso, il deputato di Prc che ieri sera si è però intanto autosospeso dal gruppo. "Non esiste - prosegue Casini - che il partito della terza carica dello Stato abbia in Parlamento qualcuno che giustifica i terroristi". Il leader dell'Udc parla poi della legge Biagi criticata dalla sinistra radicale: "E' una delle migliori leggi fatte dal governo Berlusconi, anche per merito di Maroni".
«Cambi radicali o non votiamo sul welfare». «Questo esecutivo è inaffidabile, ha ragione Epifani. Il ministro Damiano non si accorge di quanto è soddisfatta Confindustria?» | |
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