«Il bilancio di Prodi è magro»
Montezemolo: «Poca coesione politica, liberalizzazioni difficili. Non vedo reale sforzo di ridurre la spesa» | |
Prodi e Montezemolo (Ap) |
si era già rivolto indirettamente in un'intervista molto critica con il governo rilasciata all'autorevole Wall Street Journal. È un bilancio «magro», quello sui primi mesi del governo dell'Unione, tracciato dal leader degli industriali italiani nel colloquio con il quotidiano economico americano. Il numero uno di Confindustria non ha nascosto le sue perplessità: «In questi due mesi non ho visto un solo reale sforzo di riduzione della spesa. E allo stesso tempo le tasse sulle imprese sono aumentate».
DUBBI - «Il crescente disincanto all'interno della comunità degli affari per i primi mesi di governo del premier Romano Prodi sta sollevando dubbi sul fatto che Roma sia capace di portare a termine i suoi due principali obiettivi di promuovere la crescita economica e di tagliare allo stesso tempo la spesa pubblica». Montezemolo ha richiamato il governo ai suoi impegni. «Prodi - ha sottolineato - è salito al potere in maggio come leader di una coalizione di centrosinistra appoggiata da una maggioranza molto esigua in Parlamento ed ha ereditato un debito pubblico stellare e l'economia più lenta tra i 12 paesi dell'eurozona. Nel corso della campagna elettorale, e anche dopo essere entrato in carica, ha promesso che avrebbe portato avanti grandi tagli alle tasse sulle imprese per promuovere la crescita».
TASSE - Sono soprattutto gli interventi fiscali che preoccupano il leader degli industriali. «Il ministro delle Finanze di Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, ha ripetutamente promesso l'approvazione di tagli al budget per 2,5 punti percentuali del Pil, equivalenti a 35 milioni di euro, entro la fine dell'anno, ottenuti principalmente con la riduzione della spesa pubblica, che oggi rappresenta il 40% del Pil italiano. Ma le promesse di abbassare le tasse e di tagliare la spesa devono ancora essere mantenute. Nel frattempo, il mese scorso il governo ha avvisato sei regioni italiane del fatto che avrebbero dovuto aumentare il prelievo sulle aziende e sulle persone per coprire spese sanitarie fuori controllo».
LITI - Per Montezemolo le costanti liti interne tra i nove partiti che compongono la coalizione di governo dimostrano che «la coesione politica è debole», facendo così venir meno le speranze che cambiamenti significativi possano essere ottenuti in tempi brevi. Parti del governo, ha detto, «sembrano avere poco senso del mercato e scarsa considerazione per il ruolo delle imprese»
LIBERALIZZAZIONI - Montezemolo ha richiamato l'attenzione sul decreto Bersani che «è stato un primo, timido passo verso qualcosa di essenziale per la futura crescita di questo Paese. Credo che, a causa delle sue divisioni interne, per il governo sarà molto difficile portare avanti le liberalizzazioni più importanti».
MERCATO - Successivamente Montezemolo ha puntualizzato la portata della sua intervista rilasciata al quotidiano americano: «Riguardo all'intervista con il Wall Street Journal, ho detto che ci sono settori della maggioranza di governo che hanno scarso senso del mercato e poco rispetto per il ruolo dell'impresa. L'impresa e il mercato devono invece essere i veri punti di riferimento per una politica di sviluppo».
da www.corriere.it